NOTA USB COSENZA
Ci avevano abituato a un Primo Maggio istituzionale, sobrio, privo di tensione, lontano dalle esigenze dei lavoratori e dei cittadini, chiuso nelle stanze di un sindacato e di una politica sorde e compatibili a un sistema collaudato in questa città e in questa regione.
Ieri invece abbiamo riscoperto la bellezza di riportare tra la gente un giorno che deve essere di riflessione, riscatto, conflitto e di festa. Una giornata che deve ridare speranza, e prospettive di futuro dignitoso per tutti/e dentro e fuori i luoghi di lavoro.
Una giornata che deve ricostruire quell’immaginario collettivo di forza e protagonismo di tutte quelle persone che giornalmente sfidano sui luoghi di lavoro e non solo le beghe, i soprusi, lo sfruttamento di un lavoro e di una società malata.
Ieri abbiamo riportato in piazza un bel momento di confronto, scambio e socialità collettiva, fuori dalle solite parate inutili. Centinaia di persone hanno attraversato piazza Kennedy riassaporando una tensione intorno a questa giornata che mancava da tempo, rivivendo la possibilità di un cambiamento possibile anche alle nostre latitudini. Sta a tutti noi continuare a tenere accesa questa speranza.
L’abbiamo riportato in piazza il Primo Maggio perché è lì che deve riprodursi. Nelle strade, nei vicoli, nei quartieri di questa città, di questa regione deve ritornare l’azione sociale, sindacale e politica collettiva.
Un ringraziamento particolare alla Boxe Popolare, al mercatino del Gas, ai tanti interventi nel dibattito, ai tanti lavoratori e lavoratrici Usb che hanno costruito questa giornata e ai tanti gruppi musicali che hanno riportato buona musica nel centro città. “Ho scelto la rivolta e non la gloria”.