di Giuseppe Giorno, coordinatore provinciale M5s e ultrà Cosenza Calcio
Il Cosenza è ufficialmente retrocesso in Serie C, sancendo la fine di un cammino travagliato che era già segnato da tempo. A pagare il prezzo più alto sono i tifosi, veri protagonisti della stagione, che, nonostante le difficoltà, hanno continuato a sostenere la squadra con dedizione e passione, sia in casa che in trasferta, affrontando chilometri e sacrifici pur di essere presenti.
Questa retrocessione è il risultato di una gestione che per anni ha ignorato le necessità di una piazza calorosa e ambiziosa, tradendo le aspettative di un’intera provincia. Con scelte discutibili e una costante mancanza di rispetto verso la tifoseria, il Presidente ha condotto la società verso un destino che poteva e doveva essere evitato.
La retrocessione, però, non è solo un dato statistico, ma la dimostrazione di un fallimento gestionale evidente. Ora la vera sfida sarà ricostruire, affidandosi a persone competenti e a un progetto serio, affinché il Cosenza possa risorgere e tornare a essere protagonista.
Anche la politica, ora, dovrà assumersi le proprie responsabilità, facendo capire a Guarascio che il suo tempo è giunto al termine. È il momento di voltare pagina e restituire alla squadra e alla sua gente la dignità che meritano.
Per chi, come noi, ama incondizionatamente questi colori, meglio scegliere la libertà nella difficoltà che l’illusione di una stabilità senza ambizioni, pertanto: “Meglio liberi all’inferno che schiavi in paradiso”