Gentile Direttore Carchidi;
Desidero rivolgerle un sentito ringraziamento, per aver scelto di accogliere e amplificare il mio grido di denuncia, rimasto finora isolato in una Calabria assuefatta al silenzio.
Pubblicando l’articolo su Iacchitè, ha permesso che l’opinione pubblica venisse messa a conoscenza di un sistema opaco e profondamente ingiusto nella gestione dei fondi pubblici destinati allo sviluppo locale, Leader gestito dai GAL. In un tempo in cui troppo spesso si chiudono occhi e bocche, La sua attenzione e il suo coraggio rappresentano un esempio concreto di giornalismo autentico, al servizio della legalità e della trasparenza
Pubblicando l’articolo su Iacchitè, ha permesso che l’opinione pubblica venisse messa a conoscenza di un sistema opaco e profondamente ingiusto nella gestione dei fondi pubblici destinati allo sviluppo locale, Leader gestito dai GAL. In un tempo in cui troppo spesso si chiudono occhi e bocche, La sua attenzione e il suo coraggio rappresentano un esempio concreto di giornalismo autentico, al servizio della legalità e della trasparenza
Avevo denunciato pubblicamente questa procedura il 16 aprile. “MANIFESTAZIONE INTERESSE PER LA FORMAZIONE DI UN ELENCO DI CANDIDATI SENIOR IDONEI PER L’AFFIDAMENTO DELL’INCARICO DI CONSULENZA A SUPPORTO DELLA DIREZIONE DEL GAL”, L’ho fatto senza timore, nella convinzione che meritocrazia e legalità non siano parole vuote. Ma da allora — nonostante , l’assessorato all’agricoltura e la Regione siano formalmente preposti al controllo della gestione dei fondi pubblici dei GAL — nessuno si è mosso. Nessuno ha detto una parola.
Eppure, ciò che accade è gravissimo.
Il bando, dietro l’ambigua formula del “supporto alla Direzione”, nasconde l’intenzione di affidare un incarico apicale senza alcuna selezione pubblica trasparente, in violazione del principio di concorrenza e del Codice dei Contratti (D.Lgs. 36/2023). Non esiste una griglia comparativa oggettiva. Non esiste una commissione indipendente. Il tutto viene deciso “a insindacabile giudizio” del Consiglio di Amministrazione.
Ma chi compone il CdA del GAL Dei Due Mari?
Francesco Esposito – Presidente
Carmine Capellupo – Vicepresidente
Santo Bonacci – Consigliere
Francesco Fazio – Consigliere
Pietro Hiram Guzzi – Consigliere
Maria Grazia Milone – Consigliere
Felice Maria Molinaro – Consigliere
Raffaele Mostaccioli – Consigliere
Francesco Sirianni – Consigliere
Vincenzo Marino – Consigliere
Tommaso Torchia – Consigliere
Michele Chiodo – Consigliere
Antonio Ventura – Consigliere
Carmine Capellupo – Vicepresidente
Santo Bonacci – Consigliere
Francesco Fazio – Consigliere
Pietro Hiram Guzzi – Consigliere
Maria Grazia Milone – Consigliere
Felice Maria Molinaro – Consigliere
Raffaele Mostaccioli – Consigliere
Francesco Sirianni – Consigliere
Vincenzo Marino – Consigliere
Tommaso Torchia – Consigliere
Michele Chiodo – Consigliere
Antonio Ventura – Consigliere
Tra questi, il presidente Esposito – da informazioni raccolte su internet è medico e segretario nazionale di una federazione dei medici di base, – è anche il responsabile del procedimento di selezione. È legittimo? È etico? È compatibile con il principio di imparzialità amministrativa?
I nomi piu discussi, però, sono quelli di Maria Antonietta Sacco, indicata come Direttore e Responsabile del Piano di Azione Locale, e l’unico selezionato nella procedura in questione Gregorio Muzzi già coinvolto – secondo fonti pubbliche – nella gestione del GAL Serre Calabresi, confinante con il GAL Dei Due Mari. Una continuità territoriale e familiare che ricorda la famigerata inchiesta giornalistica del Corriere della Calabria sulla “Filiera Familiare”.
È possibile che la storia si ripeta identica, impunita, indisturbata?
Questa non è solo una “anomalia amministrativa”. È un’offesa al merito, una violenza contro i principi di equità e una minaccia alla fiducia dei cittadini verso l’uso delle risorse pubbliche.
La Calabria merita molto di più. E invece continua a essere terra di favoritismi e opacità, anche quando si parla di fondi europei per lo sviluppo rurale. Dov’è l’ANAC? Dov’è la Procura? Dov’è la Regione Calabria? I sindacati dell’agricoltura: Confagricoltura, Coldiretti ,Cia, la Confartigianato e i vari Amministratori, Sindaci delegati a decidere sulla gestione dei fondi pubblici facenti parte del CDA hanno permesso tutto questo?
Chi dovrebbe vigilare tace.
Chi dovrebbe intervenire, guarda altrove.
E nel frattempo, si fa strada l’idea che tutto sia lecito, che le regole valgano solo per i deboli, che gli incarichi pubblici siano patrimonio esclusivo di pochi “designati” in anticipo.
Io non ci sto. E come me, tanti giovani calabresi che ogni giorno devono fare i conti con un sistema impermeabile, che scoraggia il talento e alimenta la rassegnazione. Chiedo a gran voce un’indagine approfondita, la sospensione della procedura, la verifica della regolarità amministrativa, e soprattutto l’attivazione immediata dei meccanismi di controllo regionali e nazionali.
Il GAL Dei Due Mari non può diventare l’ennesimo laboratorio di legalità apparente e sostanza clientelare.
La Calabria ha bisogno di aria pulita. Di trasparenza. Di verità.
In allegato l’esito della selezione approvato dal CDA giorno 2 aprile.