San Giovanni in Fiore sta vivendo un periodo di crescente difficoltà anche per il suo tessuto commerciale.
> I commercianti locali, con un ruolo portante nell’economia cittadina e custodi di tradizioni secolari, si trovano a fronteggiare una crisi silenziosa ma evidente e palpabile. La concorrenza della grande distribuzione e dell’ e-commerce, fenomeni ormai globali, si fa sentire con particolare intensità in un contesto socio-economico già debole.
> Le difficoltà in cui versa il settore del commercio si vanno quotidianamente aggravando e con esse le condizioni economiche e sociali del nostro comune.
> Di fronte a questa situazione si assiste ad una politica amministrativa miope che contribuisce ad infliggere pesanti colpi al commercio locale.
> Agli appuntamenti, ormai consolidati nel tempo, come il mercato quindicinale e la tradizionale e storica fiera di fine agosto, si è scelto di aggiungere e moltiplicare l’organizzazione di nuove fiere e mercati. Ogni ricorrenza, persino quella del cambio di stagione, è buona per dare opportunità ad operatori commerciali esterni.
> Così facendo si alimenta una spirale di impoverimento che contribuisce allo svuotamento del commercio locale e, nel medio periodo all’accentuazione del fenomeno di chiusura di tante piccole attività commerciali.
> Nella amministrazione del settore del commercio, sarebbe necessario equilibrio, responsabilità e lungimiranza che evidentemente sono venuti meno in questa fase.
> Queste iniziative, non solo non sono attrattive di visitatori esterni come si vorrebbe fare credere, ma a ben vedere non costituiscono neppure un opportunità per i cittadini consumatori essendo di fatto una semplice replica del mercato quindicinale.
> Penalizzare il commercio locale come si sta facendo con fiere a ripetizione, non fa altro che aumentare la chiusure di attività commerciali e contribuire allo spopolamento della nostra città.
> A questo bisogna aggiungere il ricorso da parte del Comune a commercianti e imprenditori esterni per forniture di materiali e servizi attraverso affidamenti diretti.
> La preoccupazione che serpeggia tra i commercianti locali è più che giustificata. Ad essa sentiamo il dovere di dare voce.
> L’ impoverimento del commercio locale non è altro che impoverimento della nostra economia.
> Aggravamento della spirale dell’abbandono e dello spopolamento.
> Non rendersi conto di ciò è solo miope ed irresponsabile.
> Il commercio locale non è solo un insieme di transazioni economiche, ma un elemento cruciale del tessuto sociale, culturale e identitario di San Giovanni in Fiore.
> Il futuro di una comunità è profondamente legato alla forza delle sue attività commerciali.
> Sostenere il commercio locale significa preservare un patrimonio economico, di relazioni umane e vitalità urbana che altrimenti rischia di disperdersi, impoverendo l’intera collettività.
> Comitato 18 Gennaio