Lettere a Iacchite’: “Mendicino, ricoperta da erba e con poca sicurezza per i cittadini”

Mendicino: una “città” ricoperta da erba e con poca sicurezza per i cittadini

Vivo a Mendicino da un ventennio, ho visto in campo molti partiti in prima linea (cambiano il simbolo ma la squadra è sempre la stessa), hanno promesso grandi opere pubbliche, grandi manifestazioni culturali, grandi idee di partecipazione della comunità, e grandi aiuti alle famiglie. Di tutto ciò  non è stato mai portato a termine nessuna promessa, o per chi ritiene di averla portata a termine, lo ha fatto con scarsi risultati (oggi il Comune è in dissesto), sono state solo trovate piccole risorse per cercare di rincorrere l’emergenza stagionale (vedi problematica della carenza di acqua estiva), inizio di una raccolta differenziata che per quanto viene fatta bene, risulta comunque un salasso per i contribuenti (aliquote al massimo da diversi anni) e di “tariffe puntuali”, gli amministratori non sanno neanche lontanamente il significato.

Ma di questo andazzo me ne sono fatto una ragione da tempo, i politici mendicinesi hanno poco a cuore il benessere dei loro cittadini (un sistema fiscale oppressivo non si limita a ridurre il benessere, ma distrugge anche le libertà civili e individuali). Ma quello che oggi mi lascia deluso è la manutenzione del verde urbano, ossia i servizi di sfalcio e diserbo, giardinaggio e potatura alberi presso aree verdi urbane,  le quali rientrano tra i servizi pubblici essenziali che ogni comune deve garantire ai propri cittadini e sovente non sono resi direttamente dal personale comunale ma, per ovvie ragioni di convenienza, vengono esternalizzati ad operatori economici individuati attraverso procedure di gara.

Quindi mi ritrovo da più di un mese a non poter camminare nei pochi marciapiedi presenti lungo le vie da me percorse con mio figlio di tre anni poiché l’erba ormai alta un metro ne, impedisce il transito e siamo costretti a dover camminare di fianco al marciapiede correndo il rischio che qualche autista distratto ci investe. La sicurezza stradale è poco presente in tutta la città; le strisce pedonali sono ormai sbiadite da molto tempo,(per attraversare dobbiamo buttarci sulla strada e sperare che la macchina sia clemente nel fermarsi), le fosse sono onni presenti  nelle vie principali e non. Oggi non è più concepibile lasciare i paesi all’abbandono o mettere in secondo piano gli spazi verdi pubblici, e la sicurezza stradale (sono gli obiettivi dell’agenda 2030).

Concludo dicendo che a Mendicino ci fu una persona (a me molto cara) che per la poca sicurezza stradale di Cosenza, andando in bici è caduto ed è rimasto paraplegico e da quel momento in poi ha cercato sempre di sensibilizzare i diversi politici che si sono susseguiti. Adesso non è più tra noi, ma le sue idee di principio rimangono sempre valide ed è giusto continuare a portarle avanti.

Lettera firmata