Il Pd sangiovannese ha toccato il fondo.
Un partito con una storia gloriosa è stato letteralmente distrutto dal “modello Laratta”, con l’aiuto del fatuo Lacava. Il duo delle meraviglie ha fatto piazza pulita, non esiste più nessuna traccia di quel partito che a livello locale ha avuto oltre 700 iscritti e dirigenti di primo livello.
Oggi il Pd conta appena 109 iscritti. Il dato più basso della storia.
Dei 109 che hanno sottoscritto la tessera solo in 19 hanno votato per eleggere i due delegati al congresso regionale…
Sì, avete capito bene: Laratta, Lacava e Nicoletti, all’interno del Pd Sangiovannese hanno la forza di muovere… 19 voti. Un dato che dovrebbe far riflettere, e fare vergognare molto, ad altre latitudini dove la politica ha un valore, le dimissioni sarebbero arrivate un minuto dopo. Purtroppo non sentono vergogna, né tantomeno imbarazzo per come hanno ridotto una comunità di donne e uomini che hanno sempre tenuto alto il vessillo dei democratici.
Ha dato manforte al “modello Laratta”, oltre al fatuo Lacava, anche il futile Nicoletti, segretario della Flai-Cgil, il quale, pur di essere nominato dai vertici regionali a delegato regionale, in modo da potersi dare un tono, non ci ha pensato due volte a mettersi contro la gran parte dei dirigenti che hanno sottoscritto una mozione molto critica con i vertici regionali e provinciali del Pd.
Chi ha sottoscritto la mozione contro Irto e compagni era un tempo con Laratta ma dopo aver toccato con mano l’inconsistenza e la mancanza di visione politica lo ha subito abbandonato senza pensarci due volte. “Non vogliamo essere tacciati – dicono in coro i sottoscrittori della mozione – di aver distrutto una storia. Avevamo chiesto di fare fronte comune contro dirigenti che hanno affossato il partito in Calabria e nella nostra provincia. Non è stato possibile e ora si dovranno assumere tutte le loro responsabilità. I due delegati, se hanno un minimo di dignità, visto il numero dei votanti, farebbero bene a dimettersi. Speriamo capiscano che non rappresentano nessuno”.
Noi pensiamo che nessuno dei due si dimetterà, semplicemente perché per fare una cosa del genere devi conoscere ed avere rispetto della politica ma come si è capito fin troppo bene, a questi della politica gliene frega poco, questi sono larattiani, quindi, cazzi miei, e chi si è visto si è visto… Per i fedelissimi appuntamento alla tv de “La Piovra”, ché ancora c’è qualcuno che gli regala quattrini. Ma la pacchia prima o poi finirà: il tempo è galantuomo. Sempre.