Durante le elezioni comunali a Crosia del 2024, un attore inaspettato ha catalizzato l’attenzione generale: il profilo Instagram denominato “Trash Politic”. Questa arena virtuale, attraverso una combinazione di illustrazioni umoristiche, filmati concisi e uno stile comunicativo diretto e dissacrante, ha delineato un ritratto caustico del panorama politico di Crosia, senza risparmiare figure di alcuna appartenenza. Aliena da propositi diffamatori o da espressioni triviali, “Trash Politic” si è avvalsa dello strumento satirico, talvolta incisivo ma sempre alieno da volgarità o istigazione all’astio, per descrivere il contesto politico di Crosia. Tale modalità espressiva si è configurata come una sorta di canale di catarsi collettiva, un mezzo per rendere più accessibile e comprensibile una gestione della cosa pubblica sovente avvertita come lontana, chiusa in sé stessa e refrattaria a ogni forma di scrutinio critico.
Nonostante ciò, il consigliere regionale Davide Tavernise ha ritenuto opportuno intraprendere un’azione giudiziaria verso gli animatori del profilo. Una mossa, questa, che non rappresenta un episodio isolato, se si considerano episodi pregressi che lo hanno visto protagonista. Basti pensare, a titolo esemplificativo, alla querela sporta nei confronti del giovane Michele Amantea, creatore del noto brano satirico “Chin è?”. Il consigliere Tavernise, in effetti, nonostante appartenga al M5s (ma chi l’ha scelto a questo qui?) manifesta una spiccata insofferenza al contraddittorio, come si evince dalla sua consuetudine di rimuovere osservazioni sgradite e di interdire l’accesso ai suoi profili social a chiunque osi contestarlo. Appare tuttavia singolare come la stessa figura istituzionale sembri trascurare, o quantomeno non affrontare pubblicamente, diverse dinamiche poco trasparenti e ampiamente discusse che interessano la realtà locale e in cui il suo nome viene chiamato in causa.
Dalle cronache locali emergono infatti numerosi episodi che sollecitano un approfondimento. Si parla, ad esempio, di un presunto trattamento di favore nella fornitura di carburante, che vedrebbe i veicoli municipali, e addirittura quelli dell’ente Calabria Verde durante le operazioni di bonifica nel comprensorio di Crosia, rifornirsi con regolarità presso l’impianto di distribuzione appartenente al vicesindaco, un accordo che alcuni suggeriscono possa essere stato facilitato dall’intervento del consigliere Tavernise.
Interrogativi sorgono parimenti attorno alla notizia di una nomina professionale conferita al consorte della sindaca presso l’amministrazione comunale di Bocchigliero, designazione firmata da un assessore nominata dalla stessa sindaca. Analoghe perplessità scaturiscono dalle narrazioni concernenti l’interruzione del contratto lavorativo, definita da alcuni illegittima, di due madri impiegate presso l’asilo nido locale, un provvedimento che si sospetta possa celare la restituzione di promesse fatte in campagna elettorale.
Si diffondono con insistenza indiscrezioni relative a un utilizzo anomalo del Tavernise dei mezzi di proprietà comunale, che verrebbero impiegati per attività di propaganda elettorale. Vengono inoltre segnalate presunte discriminazioni nella concessione degli spazi del campo sportivo comunale, con alcune società sportive che si sarebbero viste penalizzate a beneficio di altre considerate più allineate con gli orientamenti del consigliere regionale. Infine, le azioni dell’assessore Pedace sono state oggetto di scrutinio a causa di ipotizzati conferimenti diretti di appalti pubblici a imprese considerate amiche, sollevando dubbi sulla correttezza delle procedure.
Tali episodi, unitamente ad altri non menzionati ma di analoga gravità, alcuni dei quali sarebbero già oggetto di indagine da parte degli organi preposti, gettano ombre consistenti sulla trasparenza gestionale del Comune e sulla posizione del consigliere Tavernise. Quest’ultimo, mentre dimostra un notevole accanimento nel perseguire giudizialmente una piattaforma web di natura satirica, sembrerebbe, nel contempo, palesare una sorprendente negligenza verso problematiche di ben altra caratura e rilevanza.









