Cetraro. Ecco chi sono gli assessori di Aieta
Peppino Aieta è tornato ad eclissarsi. Lui fa così, appare e scompare. Le nostre fonti ci raccontano di un “furbacchione furioso”. Vuole risposte veloci da parte degli uffici comunali a cominciare dal decoro urbano. I suoi assessori sono già al lavoro per tenere il ritmo del loro sindaco che già dalle prime ore del mattino è per strada a controllare la ditta delle pulizie e la ditta incaricata di ripulire Cetraro dalle erbacce. Ma il suo primo obiettivo è sicuramente l’apertura della caserma dei carabinieri. Qui, bocche cucite, Aieta non vuole comunicare cose che non dipendono direttamente da lui ma che dipendono da altre dinamiche e soprattutto dalla Provincia di Cosenza che aveva manifestato l’intenzione di acquistare l’immobile. Fitte sono le interlocuzioni con parlamentari, con esponenti del governo nazionale e con la Provincia stessa, ma a quanto si sa la partita della caserma dovrebbe concludersi in tempi brevi.
Ma vediamo nei particolari chi sono i nuovi assessori. Cominciamo dal vicesindaco Marco Occhiuzzi, proveniente da un casato socialista che è il vero polmone politico di Peppino Aieta, che di professione fa l’ingegnere. È il segretario del PSI di Cetraro. L’altro uomo in Giunta è il dirigente scolastico dei licei di Cetraro Graziano Di Pasqua, molto stimato che si è distinto negli anni per aver riportato i Licei agli antichi splendori. Le due donne sono Barbara Falbo, già assessore con Aita e poi con Cennamo, ex Orlandino, ex Giulio Serra, ex Gallo Cedrone, ed oggi prima eletta insieme ad Emanuela Matta, Socialista anche lei, di professione avvocato. Quest’ultima è indicata a ricoprire il secondo incarico più importante che è quello di presidente del consiglio comunale.
L’altra donna è Mariella Aita, espressione del movimento politico dell’ex sindaco Aita, commercialista di professione, già assessore dello stesso ex sindaco. Ricordiamo che Cetraro è in dissesto finanziario per cui Peppino Aieta sarà costretto a intercettare finanziamenti extra comunali. Ci sono cose per le quali potrebbe distinguersi: la realizzazione del nuovo stadio, finanziato quando ministro dello sport era Luca Lotti che, grazie ai buoni rapporti con Peppino Aieta, finanziò l’opera che a distanza di anni non si è riusciti a realizzare. E poi ci sono le scuole, tutte finanziate dall’allora Giunta di Mario Oliverio di cui Peppino Aieta era fedelissimo Consigliere Regionale. Anche lì dovrà accelerare per dare il segno del cambiamento. Insomma, Peppino Aieta, che conosce il mestiere dovrà dimenarsi tra mille difficoltà, non ultima, quella di governare un territorio difficile, dove, neanche il tempo di festeggiare la propria elezione, si é registrato un omicidio mafioso. E qui una bella risposta potrebbe essere l’apertura della caserma dei carabinieri. Sperando che non si scopra che a “costruirla” o a finire di realizzarla non sia o non sia stata… la ‘ndrangheta!









