A Campora l’incendio non brucia la speranza: “Denunciamo e ci rialziamo”

Il coraggio vince sulla paura e sulla rassegnazione. Ad Amantea dopo l’ultimo grave attentato incendiario ai danni di un’impresa commerciale nessuno vuole arrendersi. Calabresi tenaci che lottano giorno dopo giorno. Quando la serranda si abbassa dopo un’aggressione criminale, non è solo un’impresa a rischiare di sparire ma è una comunità intera che perde un pezzo. Secondo dati recenti le attività colpite da fenomeni criminali hanno una maggiore probabilità di chiudere nei dodici mesi successivi. Non solo per i danni materiali, ma anche per l’isolamento, la paura e l’assenza di una vera e propria rete protettiva. Ecco perché non bisogna sottovalutare l’accaduto: ad Amantea una famiglia è stata colpita al cuore.

Ci sarebbe la mano dell’uomo nel terribile incendio di martedì notte che, nella popolosa frazione di Campora San Giovanni, ha distrutto tre camion e un magazzino ortofrutticolo danneggiando l’edificio attiguo a tre piani. Mani ignote che hanno cercato di cancellare un passato di sacrifici. “Mio padre e mia madre e tutta la famiglia Sicoli, nell’intera vita, hanno messo sempre al primo posto il lavoro. Poi c’è qualcuno che cerca di azzerare, o ci prova, e genera tanta sofferenza”. Sono le parole di Teresa Sicoli che cercano di dare forza a una famiglia che non si arrende: “E allora noi denunciamo gli ignoti e con forza ci rialziamo. Lottiamo tutti per la legalità e la libertà, affinché diventiamo noi la normalità, non loro”.

Oggi che la criminalità sembra alzare il tiro di voci se ne sono sentite poche. Soltanto il sindaco di Paola Roberto Perrotta sul territorio ha sentito l’esigenza di alzare l’attenzione sul fenomeno. La politica è ancora assente. Teresa Sicoli ringrazia per la solidarietà e va avanti. Una solidarietà che arriva soprattutto dal mondo sindacale. Dalla Cgil Calabria, di Cosenza e di Amantea, che hanno espresso vicinanza alla famiglia Sicoli. e in particolare a Teresa, “per il coraggio e la determinazione con cui affrontano le sfide quotidiane, portando avanti con orgoglio i valori del lavoro, della legalità e della libertà e soprattutto per la determinazione con cui ha denunciato pubblicamente il tentativo di azzerare tutti i sacrifici finora messi in campo dalla sua famiglia. L’esempio della famiglia Sicoli ci ricorda quanto siano fondamentali i sacrifici di chi, come loro, dedica la vita a costruire un futuro più giusto e solidale”. Fonte: Gazzetta del Sud