Lettere a Iacchite’: “Isola, vi racconto alcune storie che tutti sanno ma nessuno dice”

Gentile redazione,

abbiamo letto i vostri ultimi articoli sulle Comunali di Isola Capo Rizzuto e vorremmo aggiungere altri particolari e dettagli. Oltre al famigerato Leonardo Sacco, condannato per mafia nel processo Jhonny scaturito dall’inchiesta della Dda ai tempi di Gratteri, alla fantasmagorica festa della sindaca rieletta Vittimberga si vedevano anche altri pregiudicati e soggetti decisamente trasversali.

Partiamo dal prode Arturo Pantisano, dirigente della Provincia vicino a quell’altro pezzo di malacarne che risponde al nome di Sergio Ferrari… Pantisano – per chi non lo sapesse – è in attesa di rinvio a giudizio nel processo istruito dopo l’operazione della Dda (sempre ai tempi di Gratteri…) Glicine Acheronte.

Poi abbiamo Giuseppe Dell’Aquila, dirigente molto chiacchierato del Pd, che evidentemente se ne fotte delle indicazioni del suo partito del posto; Francesco Sirianni, avvocato vicino a Talerico di Strongoli, presente allo spoglio nei seggi. Talerico ha capeggiato e garantito per la lista “Isola al Centro” nella quale erano presenti candidati in odore di mafia…

Nelle storie instagram, ai primi minuti, si vede poi un tizio che chiede scusa mentre entra nei festeggiamenti e tutti sanno che è il cognato della Vittimberga, Francesco Bianchi, condannato in passato per omicidio. Lui dal suo profilo Facebook ha insultato e minacciato a lungo gli avversari e fermava  i cittadini con tono minaccioso ed intimidatorio per far votare la cognata… Lo sanno tutti a Isola non solo io…

E c’è da considerare che i festeggiamenti riportati nelle varie storie, si sono svolti in un bene pubblico sequestrato per mafia – il cinema di Isola di Capo Rizzuto – che era della Misericordia di Sacco… tutto ciò in violazione di ogni norma… Un bene pubblico pieno di mafiosi per i festeggiamenti della sindaca rieletta…

Ricapitolo per una maggiore comprensione dei fatti. Pantisano e Dell’Aquila sono stati presenti al fianco della sindaca durante tutta la campagna elettorale, e Pantisano è stato presidente di commissione in almeno un concorso al Comune.

Il marito della sindaca Roberto Bianchi e il fratello Francesco Bianchi (suo cognato) hanno avuto un brutto ruolo in tutti questi anni di amministrazione, minacciando ed infangando sui social chiunque osava dissentire dall’operato dell’amministrazione. Non è stato sicuramente un bel periodo per molte persone. Quanto all’utilizzo di un bene sequestrato alla Misericordia (non ancora confiscato definitivamente perché le sentenze ancora non sono definitive) e affidato al Comune, la festa era fuori in piazza ma loro hanno cucinato dentro al locale anche se è un piccolo teatro e non una cucina o un ristorante… non so se mi spiego…
I fratelli Bianchi sono stati scorretti anche durante la campagna elettorale ma la sindaca non ha mai preso le distanze dai post sui social e dai messaggi che i due fratelli Bianchi hanno sempre pubblicato… Direi che per oggi può bastare…

Lettera firmata