Italia. Spalletti esonerato

Luciano Spalletti esonerato da commissario tecnico della Nazionale italiana. Fatale la rovinosa caduta contro la Novergia, che ha compromesso la qualificazione al prossimo Mondiale 2026. L’annuncio, che era circolato già nelle scorse ore, è divenuto ufficiale a ridosso della conferenza stampa di presentazione della partita contro la Moldavia in programma lunedì alle 20:45. A sviscerare tutte le motivazioni che hanno portato al divorzio azzurro è lo stesso tecnico, direttamente da Coverciano.

Italia, esonero Spalletti: la conferenza stampa

Con il presidente siamo stati a parlare un bel po’, ma anche quando non siamo nei ritiri siamo sempre in contatto. Gravina mi ha comunicato che sarò sollevato da ct della Nazionale dopo la gara di Reggio Emilia. Risolveremo il contratto. Sono dispiaciuto, ma visto il rapporto che abbiamo non avevo nessuna intenzione di mollare, avrei preferito restare al mio posto e continuare a fare il mio lavoro. Però, poi, esonero è e devo prenderne atto. Visto il rapporto, tenendo conto del percorso, dei risultati, effettivamente qualche brutto risultato è venuto fuori. Visto che questo ruolo l’ho sempre inteso come un servizio alla patria, è giusto agevolare il giusto percorso per la nazionale. Farò la risoluzione del contratto, fino a domani sera sarò a fare l’allenatore, da martedì non più“. Esordisce così Luciano Spalletti, che in conferenza stampa ha spiegato quanto sta accadendo sulla panchina della Nazionale. Sula partita contro la Moldavia: “Vincere e convincere domani sera sarà sicuramente importante per aprire il ciclo a chi verrà dopo di me. Io amo questa maglia, i calciatori che ho allenato, e domani sera chiederò loro di dimostrare tutto ciò che hanno. Non sono riuscito a farli essere il meglio di quelli che sono, ho visto tanti calciatori sottotono per quelle che sono le loro possibilità“. Per la sua successione in rialzo le quotazioni di Stefano Pioli ma resta valida anche l’ipotesi Claudio Ranieri. 

Spalletti: “Tradito?”. Il tecnico elenca i nomi dei suoi collaboratori, si alza e lascia la conferenza stampa

Ha interrotto la conferenza stampa commosso, con gli occhi lucidi. Così Luciano Spalletti ha concluso anticipatamente l’incontro con i cronisti in aula magna, in cui aveva annunciato di essere stato sollevato dall’incarico di ct dal presidente federale Gabriele Gravina. Alla domanda se si è sentito tradito da qualcuno o qualcosa, è rimasto zitto, ha preso una pausa. Poi ha detto: «Tradito?». Ha scosso la testa, ha quindi elencato i nomi dei suoi più stretti collaboratori, poi si è alzato e a capo chino ha lasciato la sala, presente anche Gravina che non ha parlato e ha seguito Spalletti, mentre i cronisti presenti salutavano l’ormai ex ct con un applauso.