Falcomatà alla Regione (e, chissà, forse Muraca a Palazzo San Giorgio). La nuova associazione politica Rinascita Comune si presenta alla città e il presidente Vincenzo Saccà lo dice senza giri di parole: “Giuseppe Falcomatà si è reso protagonista di un cambiamento positivo e ormai irreversibile per la città di Reggio e crediamo sia pronto per guidare la Calabria”. Il sindaco è in prima fila nella platea del cineteatro Metropolitano dove sono riconoscibili tanti rappresentanti degli enti reggini, dal consigliere metropolitano delegato Filippo Quartuccio (attivissimo nel supporto all’organizzazione dell’evento), al consigliere comunale Giuseppe Sera, ma anche e soprattutto il consigliere regionale Giovanni Muraca e poi l’assessore comunale Mimmo Battaglia; inoltre l’ex deputato Demetrio Battaglia. In zona consiglio comunale si nota l’assenza del capogruppo Pd Giuseppe Marino, mentre a fare capolino all’ingresso del cineteatro per cortesia spunta Nino Zimbalatti (da mesi in predicato passaggio in Forza Italia), che però non entra, allontanato da altri impegni.
Il sodalizio nascente è progressista e con una proiezione alla provincia, che Falcomatà intervenendo in apertura dell’incontro sottolinea come elemento di novità: “Questa situazione è diversa da quella dei gruppi che abbiamo visto formarsi in città negli ultimi tempi. A fare la differenza è la volontà di essere presenti in modo capillare nel territorio e dare voce anche a quelle popolazioni che non la hanno”.
L’associazione vuole supportare il centrosinistra nelle elezioni comunali a Reggio e alle regionali
Lo conferma anche l’avvocato Antonino Quartuccio, vicepresidente di Rinascita Comune, spiegando che l’organismo “creato dal basso” è strutturato in delegazioni che rappresentano già adesso oltre 20 comuni reggini. E anticipa quello che già si era intuito: “La nostra area di attività è metropolitana ma guardiamo anche all’intero territorio calabrese per dare un contributo alla creazione della futura amministrazione comunale di Reggio e a una nuova guida di centrosinistra per la Regione”.
Non legati a singoli partiti, ma partecipi nel centrosinistra e pronti a dare un contributo, come già accaduto nella recente tornata elettorale delle amministrative. Tra i soci fondatori di RC ci sono infatti Carmine Sgarlata e Mario Siviglia, rispettivamente consiglieri comunali neoeletti a Scilla e Melito Porto Salvo. All’incontro Sgarlata è assente giustificato per il concomitante insediamento della civica assemblea scillese, ma Siviglia c’è insieme a Saccà, Quartuccio, Dalila Oliva, gli avvocati Sergio Laganà e Luigi Luppino e Claudio Saporito, consigliere comunale di Bianco.

L’obiettivo dell’iniziativa – è ribadito da tutti – è fare sintesi nel centrosinistra mettendo tutte le forze progressiste attorno a un tavolo, consapevoli della condivisione dei temi. Oliva, ingegnera con un curriculum significativo nonostante la giovane età, si fa portavoce della propria generazione con un appello ai coetanei calabresi: “Ho studiato qui e dico ai ragazzi come me di non andare via. Sappiamo che tante opportunità di lavoro arrivano da fuori ma la Calabria ha bisogno di noi e possiamo costruire un cambiamento e renderla una terra nella quale si può restare”.
Luppino parla di RC come “valore aggiunto” per il centrosinistra, rifiutando qualche etichetta appioppata di soggetto strumentale alla conquista di Reggio e Catanzaro: “Non siamo nè saremo il comitato elettorale di nessuno. Non subiamo ondizionamenti dai partiti, la nostra associazione è fatta da persone libere, vere e autentiche”. Siviglia aggiunge: “Non abbiamo dato vita a questo progetto per essere una delle tante sigle della galassia del centrosinistra. Il nostro è uno spazio aperto per i cittadini, i giovani e le comunità del territorio”. E rivolgendosi a Falcomatà suggerisce: “La città metropolitana ha attribuito tante risorse a Melito permettendo di realizzare interventi, ma la gente, e non solo qui, continua a percepire l’ente come reggiocentrico. Per questo vogliamo favorire una maggiore partecipazione e appartenenza in tutta la provincia”.
Falcomatà su Occhiuto: “Siamo garantisti e non chiediamo dimissioni come gli altri fecero con noi”
Muraca è talvolta citato, ma mantiene un basso profilo evitando dichiarazioni anche con i giornalisti. A chiamarlo in causa è proprio Falcomatà, che trova l’occasione per affrontare il delicato argomento dell’avviso di garanzia a Occhiuto: “Non siamo garantisti a corrente alternata e non chiediamo dimissioni, come gli altri fecero per me, per Giovanni. Il nostro terreno non è lo scontro o la rappresaglia, non è che perché qualcuno si è comportato in un modo con noi ora gli restituiamo lo stesso. Le urla e le offese non sono il nostro linguaggio, noi restiamo sui temi e lì siamo forti”.
Il sindaco, e con lui i componenti dell’associazione e anche l’entusiasta ospite Giusy Caminiti, sindaca di Villa San Giovanni, citano i problemi e le emergenze della regione governata dal centrodestra, denunciando l’allarmante dato della povertà: “Un calabrese su due – afferma Falcomatà tra gli applausi – si indebita non per comprare una casa o avviare un’attività, ma per far fronte alle spese correnti. Non si tratta di non arrivare a fine mese ma di non poter mettere insieme il pranzo e la cena”.
Saccà: “Non vogliamo perdere Reggio e vogliamo vincere in Calabria”
Le parole del presidente Vincenzo Saccà, già sindaco di Sant’Eufemia d’Aspromonte, sono appassionate ma non fanno sconti: “Non accettiamo una politica di autoconservazione, il centrosinistra deve guardare alle nuove sfide perché i tempi sono cambiati e quest’associazione non vuole un ritorno al passato, di cui deve rimanere solo quel gusto dell’agire politico che si è perso. Le strategie del fotticompagno e del gioco a perdere nel 2022 ci hanno calato un pacco che ancora paghiamo con questo governo, in Italia e in Europa”.
Mentre i successi territoriali del centrodestra (il riferimento è soprattutto a Forza Italia) con l’acquisto di sempre più amministratori che cambiano coalizione sono il riflesso di uno specchio distorto: “Questa migrazione è frutto del timore di chi pensa di non poter avere i mezzi per sostenere la propria comunità, che per un sindaco è il primo obiettivo. Ma che consenso è quello fondato sulla paura?”
La Regione è l’orizzonte che nessuno nega. Saccà ne parla come di un sogno finalmente possibile, che si sta realizzando a partire dalla sala di oggi pomeriggio: “Il centrosinistra deve ritrovare unità, tirare una linea e andare avanti dialogando con tutte le forze. Vedendo qui tanti amici con cui ho diviso battaglie, insieme a giovani e cittadini, mi fa sperare che il mio non è solo un sogno. Non vogliamo perdere Reggio e vogliamo vincere in Calabria”. Fonte: Reggio Today









