di Giacomo Mancini
COMMOSSO DA TANTO AFFETTO | Sono senza fiato nel leggere il numero straordinario di commenti di sostegno, di amicizia, di affetto.
Il moto impetuoso di solidarietà nei confronti del Leone e di condivisione della nostra battaglia in sua difesa mi scalda il cuore.
Una comunità per una volta unita, ognuno a modo suo, ma tutti a difesa di un simbolo, a tutela della nostra storia, dei nostri ricordi, della nostra memoria.
Lo sfratto ordito da Caruso, le modalità arroganti, becere e violente, hanno indignato tutti. Davvero tutti.
Con uno sperpero indegno di denaro pubblico (8152,04 euro il costo della rimozione) in tempi cosi difficili per tanti cittadini.
Tutto davvero inaccettabile.
Ma per chi offende la storia, calpesta la memoria, manca di rispetto ai morti, oltraggia il sentimento diffuso di una comunità, il destino è segnato.
Le meschinità perdono sempre.
A vincere, ancora una volta, e’ stato il Leone.
A breve tornerà tra la sua gente.
Giusto il tempo di verificare con un perito se la statua ha subito danni nelle operazioni di rimozione, trasporto e consegna, e poi abbraccerà di nuovo i suoi concittadini.
Starà di nuovo accanto e insieme al suo popolo.
Stiamo individuando un luogo iconico, legato alla storia socialista, caro ai cosentini.
Un luogo per utilizzare il quale, ovviamente, non sarà necessario interloquire con Caruso.
Arrassusia!
Manca poco per il ritorno del Leone tra tutti noi.
Intanto grazie, grazie e ancora grazie.









