Cosenza. Azienda Universitaria Ospedaliera, Tallini: “Occhiuto e Caputo proseguono l’annientamento della sanità catanzarese”

NOTA STAMPA MIMMO TALLINI, EX PRESIDENTE DEL CONSIGLIO REGIONALE
Prosegue a marce forzate il processo di annientamento della sanità catanzarese e di ridimensionamento della nostra facoltà di Medicina. Oggi nella seconda commissione del Consiglio regionale verrà discussa – e probabilmente trasmessa all’aula con parere positivo – l’istituzione dell’Azienda Universitaria Ospedaliera di Cosenza, con una proposta di legge che prevede la trasformazione dell’Annunziata in Policlinico Universitario. Il proponente della legge recante: “Integrazioni alla legge regionale 16 dicembre 2021, n. 33 (Razionalizzazione e miglioramento dell’offerta assistenziale nel territorio regionale)” è il vicepresidente del Consiglio regionale, Pierluigi Caputo, già promotore della legge sulla Grande Cosenza bocciata dal referendum popolare.
Siamo davanti all’ennesima forzatura anti Catanzaro. Alcune domande ci sembrano obbligate. Siamo certi che l’istituzione di una seconda Azienda universitaria ospedaliera in Calabria risponda alle reali esigenze del sistema sanitario regionale? Siamo certi che per fare partire la seconda facoltà di medicina all’Unical non fosse sufficiente un Protocollo d’Intesa Regione-Università, senza creare un inutile doppione di Policlinico? E visto che nella proposta di legge si cita la terza facoltà nata a Crotone, c’è da aspettarsi in futuro la nascita di una terza Azienda Universitaria Ospedaliera? Senza contare che ambizioni in tal senso vengono da Reggio Calabria. E allora che facciamo, quattro policlinici? Alla faccia delle esigenze del Piano di Rientro che sta imponendo lacrime e sangue agli ammalati, come l’obbligo di utilizzare farmaci equivalenti.
Che sia una colossale forzatura – destinata ad indebolire irrimediabilmente la facoltà di medicina di Catanzaro – lo dice espressamente l’art. 8 del decreto legislativo 21 dicembre 1999, n. 517, specificando che “la realizzazione di nuove aziende ospedaliere universitarie integrate con il Servizio sanitario nazionale oltre quelle di cui all’articolo 2, comma 2, lettera a) nonché di nuovi policlinici gestiti da università non statali, anche attraverso l’utilizzazione di strutture pubbliche o private già accreditate, deve essere preventivamente autorizzata con decreto del Ministro dell’università e della ricerca scientifica e tecnologica di concerto con il Ministro della sanità, sentita la Conferenza Stato – Regioni, tenendo conto del fabbisogno formativo complessivo del Paese e della localizzazione delle strutture formative già esistenti.”
Esiste questa autorizzazione preventiva? Nella relazione della proposta si dice che il presidente della Regione l’ha formalmente richiesta da più di un anno (protocollo n. 211562 del 20.03.2024) e quindi non si capisce perché in questo lungo lasso di tempo non sia arrivato l’ok dai ministeri competenti e da Palazzo Chigi. Cosa si nasconde dietro questo silenzio del Governo? Anche Palazzo Chigi ha perplessità di fronte a questo indiscriminato proliferare di Policlinici in Calabria?
L’on. Caputo spieghi all’opinione pubblica, con argomenti seri, che la proposta di legge rappresenta una scelta obbligata. Ne prenderemmo atto.
Come voteranno i consiglieri regionali di Catanzaro in aula? Non ho dubbi che voteranno a favore dell’istituzione dell’Azienda universitaria ospedaliera di Cosenza, così come in tutti questi anni hanno avallato, con la testa bassa, tutti i provvedimenti anti Catanzaro. Non bastava la disparità di finanziamenti previsti per i nuovi ospedali (549 milioni per Cosenza, 386 per Catanzaro), ora anche l’istituzione della seconda Azienda Universitaria Ospedaliera che, c’è da crederci, diventerà la prima, grazie alla gentile disponibilità dell’UMG e della rappresentanza catanzarese in Consiglio regionale.