Palmi, massoneria “segreta”. Presentato esposto in procura per le logge “fantasma” Flos Mundi n. 17 e Garibaldi XVII

di Saverio Di Giorno 

Dopo alcuni mesi di silenzio torniamo ad occuparci della massoneria italiana ed in particolare del GOI. L’ultimo anno era stato particolarmente turbolento: dall’elezione di Seminario vicinissimo a Bisi, agli interessi bancari da un lato e l’ombra delle infiltrazioni mafiose dall’altro avevano spaccato l’obbedienza. Si era arrivati addirittura alla nomina di un commissario e all’emergere di decine di denunce e documenti di cui vi abbiamo dato conto anche in esclusiva. Su una delle tante questioni aperte è stato presentato un esposto che potrebbe coinvolgere la Legge Anselmi. Praticamente a Palmi è stato chiesto di indagare se in Calabria (e non solo) operano associazioni segrete.

Dopo quei mesi turbolenti però da una parte il fronte Bisiano compatto e deciso e dall’altra la frammentazione dei dissidenti e il poco coraggio ha impedito di andare fino in fondo nonostante uno strappo grave anche con il Rito scozzese e una serie di problematiche con la massoneria internazionale. I siti e le fonti dei dissidenti sono stati in parte silenziati o fortemente ridotti così come gli organi interni sono stati fatti rientrare nei ranghi. Restano però i fatti, i documenti e le domande aperte. E in questo totale silenzio anche forse qualche fascicolo d’indagine e di questo occorre dar conto.

Le domande rimaste aperte

In particolare, grazie alle denunce e alle contestazioni avevamo documentato le movimentazioni di soldi – alcuni scomparsi – che passavano per il Monte dei Paschi e finivano a Vibo Valentia per la casa massonica, avevamo sollevato il prezzo sospetto e fuori mercato della casa massonica di Cosenza, l’ex Gran Maestro Di Bernardo ci aveva raccontato della presenza nelle logge massoniche coperte di membri di ‘ndrangheta e mafia. Tra le varie denunce e testimonianze avevamo anche documentato la presenza di logge coperte vicino a templi ufficiali dove si incontrano membri delle professioni e uomini di ‘ndrangheta.

L’incontro documentato in esclusivahttps://www.youtube.com/watch?v=xUErL4ZGOQw

La loggia maltese segreta e l’indagine di Palmi

Per ultimo era uscita fuori una loggia “fantasma”, Flos Mundi che vede la presenza sia di membri calabresi che siciliani e che è registrata a Malta, altro snodo fondamentale nell’organigramma ricostruito. Questa loggia formalmente facente parte della Sovrana Gran Loggia di Malta (SGLoM), che sposta continuamente il proprio Corpo rituale e la propria Segreteria nel Sud Italia (Palmi e Ragusa), in Svizzera (Lugano) e in paesi dell’Est Europa (Albania, Romania e Repubblica Ceca, etc.) per operare lavori e affiliazioni.

Ma non è tutto: perché in realtà questa Loggia Flos Mundi, come abbiamo potuto appurare dalle nostre informazioni, è costituita per il 99% da cittadini italiani, in prevalenza calabresi, siciliani e sardi, alcuni dei quali allontanati dall’altra Obbedienza massonica regolare italiana, la Gran Loggia Regolare d’Italia, oppure i cui nomi sono stati accostati, in passato, ad operazioni anti-‘ndrangheta, come quella denominata “Saggezza”, del 2012, che trattò dell’OPA dei Clan ‘ndranghetista sulle Logge massoniche della Locride (come ancora risulta da parecchi articoli reperibili on-line).

Bene, adesso siamo in grado di aggiungere un paio di particolari. Innanzitutto che fino a poco tempo fa tale loggia ha continuato a riunirsi ed operare nelle sedi ufficiali della massoneria a Palmi.

Secondo aspetto è che Leo Taroni, sfidante del vincitore Seminario, ha presentato l’esposto contro ignoti, affinché la Procura di Palmi possa accertare se davvero ci sono state riunioni massoniche segrete da parte delle logge “Flos Mundi n. 17” e “Giuseppe Garibaldi XVII” della Sovrana Gran Loggia di Malta (Sglom), presso le sedi istituzionali italiane del Grande Oriente d’Italia, tra cui quelle a Palmi (Reggio Calabria) e a Ragusa. L’ipotesi è quella di violazione delle Legge Anselmi, quella sulle associazioni segrete per intenderci. La situazione resta nebulosa e conoscendo l’ambiente lo resterà perché finora non è chiaro se e che fascicoli sono stati aperti a Palmi.