Serve un nuovo Meridionalismo. Basta ai signorotti che vi svuotano la casa: non avranno pietà di voi

di Gioacchino Criaco

Serve un nuovo Meridionalismo
Non quello del folklore, delle rivendicazioni futili, di molto presunte primitudini.
Un Meridionalismo di visione e progetto, che abbia l’idea di un Sud che esca dal feudo, dalla sudditanza, dalle induzioni di inferiorità.
Uno scrollo che si liberi dai tradimenti di ogni sorta e comprenda per intera la rete che è asservita, in cambio di tanti vantaggi, al progetto di desertificazione del Sud.
Deve tramontare la trattazione di una Questione Meridionale che finora è stato solo un pourparler.
Non un progetto banale ma la lotta vera e ultima che sta fra il morire e il vivere. E chi scrolla le spalle su queste parole dà una mano al sistema.
Non c’è tempo e non c’è scampo.
Spazzare via le predazioni in arrivo, dal Ponte al Rigassificatore, grandissimi affari per società di fuori e bocconi succulenti per i manutengoli interni.
Se perdiamo l’ultimo baluardo dell’integrità ambientale, se lasciamo scappare le ultime ragazze e gli ultimi ragazzi, dopo davvero la potremo buttare su tarantelle e quant’è bello il cielo e il mare.
Mollate i cantori della nostalgica consolazione che irretiscono e narcotizzano perché fino a cento anni ambiscono ancora all’ennesima penna nel palmares della vanità.
Smettetela di applaudire i signorotti che vi stanno svuotando la casa che tanto non avranno pietà di voi.
Certo, se pensate che ora è estate, che i discorsi pesanti bisognerebbe spostarli ameno ai primi rinfreschi, allora godetevi le melanzane fritte e googolate le mete migliori per i bisogni che non potrete soddisfare a casa nostra o andate a far visita al compare, portandovi un capretto.