In riferimento a quanto sta succedendo in questi giorni nell’azienda Ecologia Oggi, ed in risposta ai numerosi commenti che sto leggendo sui social, vorrei, una volta per tutte, far capire a coloro che leggono, la VERA natura di questa azienda e le continue vessazioni/ingiustizie che periodicamente attanagliano i dipendenti.
Inizio col dire che il licenziamento del collega è effettivamente ingiusto perché il commento era rivolto all’amministrazione comunale, al mancato rispetto degli accordi presi con l’azienda che avrebbero dovuto favorire i dipendenti anziché il contrario. Dunque, da ciò si può affermare che il Comune avrebbe dovuto, eventualmente, rispondere al commento del collega o adire le vie legali o comunque fare ciò che riteneva opportuno. L’azienda in questo caso non c’entrava nulla, ma ha pensato bene di sospendere il dipendente per ben 2 mesi senza paga e poi licenziarlo (dipendente da oltre 13 anni, padre di famiglia). Se non è ingiustizia questa, non so cosa lo sia!
Ma andiamo per gradi.
Ecologia Oggi è una società gestita malissimo. Paga sempre in ritardo, gestisce i dipendenti senza alcun tipo di empatia, come fossero macchine e non esseri umani. Esseri umani con famiglie, padri/madri di famiglia, gente che ha patologie mediche, ma comunque ligi al dovere perché hanno bisogno di uno stipendio. In nessun caso il dipendente viene favorito, tranne rarissimi casi di coloro più “vicini” ai dirigenti.
Parlano di città sporca. Beh si, perché Ecologia Oggi ha vinto l’appalto del Comune al ribasso, perché Ecologia Oggi pur di “tenersi Cosenza” usa meno forza lavoro, meno mezzi ed addirittura meno attrezzature. Un solo esempio? I dipendenti devono barcamenarsi per trovare una scopa, devono sottostare ai loro orari nonostante le lamentele dei cittadini e dei dipendenti stessi, le zone da pulire le decidono loro e dettate dal Comune (ovviamente le zone favorite sono il centro città e limitrofi).
I mezzi non hanno aria condizionata e nei turni di lavoro pomeridiani, beh, fate voi….
Facile additare l’operaio che non ha fatto la raccolta qua e là, quando in realtà nell’ordine di servizio redatto dall’azienda quella via/zona non è contemplata.
I turni di lavoro? Inizio col dire che i turni vengono comunicati ai dipendenti GIORNALMENTE, si ogni mattina, quindi nessuno puo prendere impegni al di fuori dal lavoro perché non si sa quando si dovrà lavorare! Esiste la turnazione in questa azienda? Beh, dovrebbe… Ok, in realtà non esiste. Si lavora dal lunedì alla domenica, i turni dovrebbero durare 15 giorni, poi si cambia. Ebbene, questo non succede (tranne per qualcuno che è più favorito, diciamo). La notte si inizia alle 2. Si, esatto le 2 di notte. Per qualche anima sfortunata questi turni di notte si protraggono per mesi!!! Loro diranno per mancanza di personale, ma nessuno vieta all’azienda di prendere dei lavoratori stagionali ! No, devono risparmiare! Le ferie? Altra nota dolente. Ferie accordate, qualche giorno prima, l’azienda comunica che per esigenze aziendali bisogna rimandarle o, in alcuni casi, il dipendente viene addirittura richiamato in servizio.
La 14ma? Buuuu. Non si sa quando la pagheranno…..
Ma la problematica principale per cui ho scelto di scrivere, penso a nome di tutti i dipendenti, è proprio il fatto che non si può parlare. Esprimere la propria opinione, su un social ma anche di persona. Se fate caso (se conoscete qualche dipendente), non troverete mai un suo commento (tranne rarissimi casi come quello del collega appena licenziato) perché loro se la prendono e usano questi metodi drastici per esercitare potere. Sì, potere. Devono comandare loro. Guai a prendergli il giocattolo o dirgli come usarlo, guai a contraddirli, ma soprattutto guai a togliergli il potere (vedi anche la questione Cosenza Calcio).
Il sindaco, le istituzioni o chi per loro, non si capisce per quale motivo gli abbiano dato carta bianca su tutto e tutti. Fanno ciò che vogliono in una città che invece dovrebbero ringraziare e rispettare. Infine dico questo, ma vale un po per tutti gli imprenditori: senza i dipendenti, l’azienda non esiste, non ha futuro, non va avanti. E poi lamentano l’alta percentuale di dipendenti in malattia ogni giorno… fatevi una domanda e rispondetevi pure. Ma loro questo non lo fanno. Non sanno cosa sia la coscienza. Non ne hanno.
E, credetemi, se ci fosse più unità tra i dipendenti, (cosa impossibile perché loro sono riusciti a rompere amicizie pluriennali) i vertici dovrebbero mettersi tuta e scarpe ed andare a raccogliere da soli la spazzatura!
Concludo citando l’articolo 21 della Costituzione Italiana “Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione. La stampa non può essere soggetta ad autorizzazioni o censure. Si può procedere a sequestro soltanto per atto motivato dall’autorità giudiziaria”.
Lettera firmata









