ANALISI SEMISERIA DI UNA CITTÀ CHE NON RIDE PIÙ
Amantea non è un posto per chi vuole sorridere, è chiaro alla luce dell’ennesima polemica strumentale portata avanti dai soliti noti. Ebbene sì, la festa del Comitato 21 Luglio “U Juarnu di Ciuati” porta dietro di sé non solo la presenza di migliaia di persone ma anche la polemica aizzata da 4 (perché 4 sono certificati) che cercano di mettere il bavaglio ad una intera Città. Il problema adesso è ciò che in satira ha raccontato la Compagnia Teatrale “Il Volo delle Comete” sulla città in riferimento ad una frazione di poche anime “catalimiti” che è distante dal centro ed atavicamente ha problemi di collegamento con la città nel 2025 e già questo dovrebbe essere “commedia” perché è impensabile che nel 2025 questa amministrazione non mantiene decoro nella contrada dove i rifiuti vengono ritirati quando è possibile, dove non c’è illuminazione pubblica, dove ci sono perdite di acqua e dove soprattutto un amministratore non si vede da anni.
Vorremmo capire alcuni aspetti in questa analisi ovvero: perché ad Amantea 4 personaggi che sono “odiatori seriali” tengono sotto scacco una comunità che non è più libera di esprimersi? Sono 4 soggetti che la città ha già isolato sul piano politico ed anche personale e pensate che una tra loro dice “a me sui social non mi rispondono perché mi temono e le persone e le pagine mi bloccano perché faccio paura!”, è vero confermiamo che fa paura ma soprattutto non viene risposta perché i cittadini non vogliono proprio entrare in contatto con lei tanto il livore, l’odio e la sua insoddisfazione umana la pone sempre come “gallina da riporto” al sindachiello.
Vorremmo capire anche perché adesso la città dovrebbe indignarsi per una semplice battuta satirica proferita dagli attori il 21 Luglio… Come mai la Città e le donne della città e soprattutto le donne che amministrano la Città non si sono sentite offese quando il sindachiello ha fatto quel famoso post della “Liana e Tarzan” all’infermiera che tutta la Calabria ed oltre ha condannato? Dove erano questi difensori della moralità quando il Sindachiello definiva i cittadini di Amantea sporcaccioni? Dove erano questi difensori della moralità quando il sindaco ed il fido Osso offendevano umanamente il Commissario dell’Ambito Socio Assistenziale dottoressa Cipolla? Dove erano questi difensori della moralità quando giudicava sul piano personale, via social e via diretta web, i cittadini dei paesi limitrofi? Dove erano questi difensori della moralità quando faceva battute sessiste ai componenti della maggioranza? Dove erano questi difensori quando non rispettava e non rispetta ancora le tradizioni di Amantea?
Dove erano questi difensori quando il sindachiello nonché “Nunziatello senza gradi” chiedeva le attività commerciali per colpire i suoi oppositori? Dove erano questi difensori della moralità quando non venivano erogati i servizi Assistenziali alle fasce deboli per “chiurito” di Pellegrino e del solito Osso?
Certo che vi “vruscia” che la città non vuole stare sottomessa a questo despota! Vi “vruscia” che venite smentiti ogni santo giorno da chi vuole bene ad Amantea e vi sputtana delle vostre stesse bugie. Il problema non sono i “rusicaturi” come vorrebbe far pensare un tifoso “a convenienza” ma il problema è che Amantea vuole tornare ad essere libera, rispettosa ed amata ma allo stesso tempo chi ha voluto proprio distruggere questa comunità è stato Pellegrino con i suoi sodali perché per loro “dividi et impera” è l’unico modo per avere un minimo di visibilità ed inoltre vorremmo ricordare che chi ha messo guerra tra Amantea è Campora è stato Pellegrino perché voleva punire i suoi dissidenti.
Pellegrino è un dittatore, è chiaro ma il problema è chi ancora crede alle sue bugie e chi strumentalizza anche la satira per cercare un posto al sole perché in ombra in città da molti anni. Svegliamoci che il tempo passa, isoliamo questi 4 personaggi che hanno problemi di socializzazione con tutti (parenti compresi) e torniamo a sorridere perché Amantea guarda già al futuro. Una ultima cosa, ad Amantea è sempre “U Jiuarnu di Ciuati” perché c’è ancora chi va appresso a questi “comici travestiti da politici e portavoce” quando invece la Città è schifata per queste strumentalizzazioni che nascondono la triste verità che Pellegrino ha fallito.
Lettera firmata









