Guarascese, l’Armata Brancaleone di Gargamella pronta all’ultima sfida per rastrellare gli ultimi spiccioli

Il calcio a Cosenza vive di nuovo una delle sue stagioni più buie. Il patron Guarascio ha deciso di non mollare dopo la retrocessione in Serie C con un unico obiettivo: quello di ricavare gli ultimi “milioncini” dall’agonia del glorioso Vecchio Lupo. Di conseguenza, si sta attrezzando per ricevere i soldi del cosiddetto “paracadute” per chi retrocede alla Serie B, quelli relativi alla cessione di Tutino e quelli del minutaggio per i giovani. Ma sta cercando anche di rastrellare qualcosa dalle cessioni di altri elementi che potrebbero portargli ancora qualche “utile”. Per soddisfare la sua atavica fame di denaro, Gargamella ha messo su un’Armata Brancaleone degna di miglior causa, guidata da un noto faccendiere lombardo, tale Micheli, già collaboratore dei famigerato Cellino, da una ragazza di nome “Gaia”, da un segretario e da un team manager dei quali non vale manco la pena fare i nomi e adesso anche da un addetto stampa che viene dal Tirreno ed è noto per la sua militanza nelle peggiori cricche della destra (Lega e Fratelli d’Italia) e per le sue simpatie filoisraeliane… Ovviamente, sul ponte di comando insieme a “Garga” c’è sempre la fedelissima Rita Rachele Scalise, sempre più calata nel ruolo di “cattiva” senza sentimenti. La loro speranza è quella di poter costruire una squadra decente, in grado almeno di salvarsi, per portare a termine quello che – si spera – dovrebbe essere l’ultimo campionato di gestione Guarascio con relativo accompagnamento al fallimento “pilotato” con testa di legno compiacente. In tutto questo, come al solito, alla tifoseria non è riservata nessuna voce in capitolo. A meno che qualcuno non si metta di traverso e gli faccia saltare i piani, circostanza altamente probabile per fortuna e per grazia di Dio…