“Ponte sullo Stretto. Salvini e il circo mediatico? Solo chiacchiere, la realtà è tutta un’altra cosa”

«Ancora una volta il ministro Salvini utilizza il palcoscenico mediatico – ieri a margine del Cda della Stretto di Messina – per rilanciare l’illusione dell’avvio imminente dei cantieri del ponte. Promesse roboanti, indennità “ricche» agli espropriandi e una narrazione trionfale che, però, nulla ha a che vedere con la realtà. Salvini esulta per i suoi due anni di ritardo sull’inesistente «aggiornamento» del progetto definitivo: doveva per legge essere pronto in sei mesi; sono passati due anni e mezzo, e ancora non è approvato». Lo afferma il comitato il comitato Invece del Ponte in una nota aggiungendo che «probabilmente, con le forzature normative che hanno annullato ogni verifica terza del progetto e i rimandi tecnici, si arriverà a un’approvazione «al buio» del progetto definitivo da parte del Cipess».

«Dimentica, o vuol dimenticare, Salvini che l’iter non si conclude certo lì – sottolinea il comitato – prima della pubblicazione ci vorrà il «bollino» della Corte dei Conti, dopo di che dovrà essere redatto ex novo il progetto esecutivo che dovrà rispondere alle prescrizioni poste dagli enti competenti. La conclusione sarà un’incognita, con la «scoperta» che il ponte proprio non si può fare».

Il comitato ricorda che «è già pronto un ampio fronte di ricorsi legali, tecnici e amministrativi, a tutti i livelli, che porteranno alla luce le molteplici falle, omissioni e forzature che hanno caratterizzato l’intero iter progettuale». «A che scopo questo circo mediatico? Il General Contractor si sente garantito dalle leggi e leggine «ad hoc» per il ponte – conclude il comitato – e scommette di poter beneficiare di un’indennità miliardaria anche in caso di mancata realizzazione dell’opera. Un capolavoro di spreco ed irresponsabilità politica».