Le seppie alla milanese
Gli Adami – nel senso di Nicola Adamo, Enza Bruno Bossio e Rita Elvira Adamo – hanno trovato un nuovo modo per fare clientela e, soprattutto, per favorire la propria famiglia: fare finanziare progetti innovativi di recupero architettonico e sociale del Centro storico di Cosenza al Politecnico di Milano. Per l’esattezza al Centro di Competenze per Territori Antifragili (CRAfT) che è parte del Dipartimento di Architettura e Studi Urbani del Politecnico.
Ah, però !, si dirà. Il Politecnico di Milano?!?! Chi potrà mai dubitare della serietà scientifica e morale di una così importante Università?
Guardando con attenzione e leggendo i comunicati stampa si capisce, però, subito di cosa stiamo parlando: di un progetto del Politecnico in partenariato con il progetto Cosmo e Cosenza Micromondi de “La Rivoluzione delle Seppie”. Sì, proprio quella “Rivoluzione delle Seppie”, la cui fondatrice è Rita Elvira Adamo di cui sopra (figlia di Enza e Nicola), che aveva già ricevuto un finanziamento comunale di 92.700,00 euro per l’Azione 3.3.2 di Agenda Urbana per la città di Cosenza.
Quest’ultima “meravigliosa” indagine si inserisce, come recita il comunicato stampa: “ … nel progetto pilota CRAfT dal titolo “Progetti per il margine: un’indagine italiana” patrocinato dal Ministero della Cultura, che esplora approcci architettonici e urbani capaci di affrontare il tema del margine come condizione complessa, in bilico tra fragilità e potenzialità. Il responsabile scientifico del progetto è Fabrizia Berlingieri, mentre il gruppo di lavoro sarà composto da Emilia Corradi, Filippo Orsini, Arianna Scaioli (DAStU); Rita Elvira Adamo, Gilles De Seta, Elio Fortunato, Daniele Scarpelli (COSMO/Le Seppie)”.
Quel che non dice il comunicato stampa è che questo progetto è stato co-finanziato dal Comune di Cosenza con ben 30.000,00 euro come si evince dalla Determina dirigenziale del Settore 14, Registro Generale del Comune di Cosenza n. 2094/2024, pubblicata il 14.11.2024, reg. del Settore 14 n. 35 del 2024. Il comunicato stampa divulgato dalla Rivoluzione delle Seppie non dice nemmeno che nella suddetta Delibera dirigenziale si promettono (in realtà si minacciano) nuovi finanziamenti per stati di avanzamento dello straordinario progetto che ci viene calato dall’empireo delle Università italiane e mondiali.
Se qualcuno di voi avrà la pazienza di leggere, come abbiamo dovuto fare noi, il testo finora prodotto, avrà modo di verificare quanto sia scritto in un delirante linguaggio ‘architettese’, in parte ispirato ad una urbanistica anglosassone (ma del resto Rita ha studiato a Londra) che nulla a che vedere con la nostra storia e cultura urbana.
Questi scienziati milanesi scrivono, fra le altre cose, di una “piazza ricavata” a Santa Lucia che altro non è che il frutto della demolizione di alcuni palazzi effettuata dal sindaco (?!?) precedente che aveva in odio gli edifici antichi e malmessi e non di crolli come capziosamente viene definita in questo “studio”.
La nostra convinzione è che questi milanesi, insieme alle “Seppie” locali vogliano usare i soldi del Comune di Cosenza per farci fare cose scientificamente superate ed inutili, spacciandole per una loro speciale e modernissima competenza coniugata ad una profonda sensibilità per le diseguaglianze sociali ed economiche.
Ma fateci il piacere!
Tornatevene da dove siete venuti perché non ci facciamo infinocchiare da nessuno, nemmeno dal Politecnico di Milano!












