Occhiuto, indagine sulla sua ex srl: tasse non pagate, ombre su fondi UE.
di Lucio Mussolino
Fonte: Il Fatto Quotidiano
“Noi abbiamo conosciuto la feccia delle persone… Davanti ti sembravano pure bravissime, ottime persone. E invece quelli erano tutti il contrario, facevano la faccia bella e il viso amaro poi… Quelli so delinquenti da mettere in carcere uagliò”.
Questa è una storia di terra, di agricoltori. Però, come le radici, sottoterra si intreccia con scambi societari, incarichi e consulenze. Con fondi europei arrivati e, secondo la Gdf, forse malversati. E alla fine con la politica, con la parabola di Roberto Occhiuto, candidato del centrodestra alle regionali in Calabria.
Ma torniamo al dialogo intercettato dalla Finanza: a parlare di delinquenti con il viso per bene è Rocco Perla, un dipendente della Tenuta del Castello Srl, l’azienda agricola di cui Occhiuto nel 2019 ha rilevato il 48% delle quote diventando socio di Paolo Posteraro (51%) e Vincenzo Massimo Pezzuto (1%), ex collaboratore del governatore quand’era parlamentare di Forza Italia e oggi responsabile amministrativo della sua struttura speciale in Regione; Pezzuto è l’unico a non essere indagato per corruzione a Catanzaro dove hanno acceso un faro sul rapporto tra il presidente della Regione e l’altro socio Paolo Posteraro, oggi segretario particolare del sottosegretario Matilde Siracusano, compagna di Occhiuto.
Per i pm guidati dal procuratore Salvatore Curcio, l’intercettazione del 18 novembre 2024 è illuminante perché Perla parla con Renato Vito Bocca, il titolare dell’A2R Srl che nell’agosto 2022 aveva comprato l’azienda agricola dagli ex soci del vicepresidente nazionale di Forza Italia, il quale ad aprile 2022 ne era uscito. Una proprietà su cui Occhiuto e Posteraro avevano fatto investimenti cospicui, ma che poi viene venduta per 10 mila euro.
È Posteraro che a Bocca ha, di fatto, venduto un’azienda che sarebbe decotta e piena di debiti. “Posteraro – dice Bocca in un’intercettazione – se n’è lavato le mani”. Normali sfoghi tra gente che litiga su un affare? Noi le riportiamo perché qui si tratta di personaggi ed episodi di rilievo pubblico.
C’è poi la questione dell’imposta di registro non pagata. La Tenuta del Castello, quando era partecipata da Occhiuto e Posteraro, e amministrata da quest’ultimo, ha comprato nel novembre del 2019 alcuni immobili a Montegiordano (Cosenza) per 1,5 milioni e ha ottenuto le agevolazioni fiscali sulle imposte di registro solo sul terreno dichiarando di essere Iap (Impresa agricola professionale).
Il 24 novembre del 2024 la GdF intercetta Posteraro che dice alla moglie: “Lui (Occhiuto, ndr) me l’ha detto due volte ‘ma io lo so che tu non c’entri niente… là è Valentina (Cavaliere, ndr) che ha combinato un casino!’…”.
Secondo la GdF “il casino a cui fa riferimento Occhiuto verosimilmente riguarda i problemi che stava affrontando Tenuta poiché le era stato richiesto il pagamento dell’imposta di registro sull’acquisto dei terreni (…) dato che, all’epoca, Tenuta non aveva pagato l’imposta dichiarandosi IAP, così beneficiando di un regime fiscale di favore ed impegnandosi ad acquisire i relativi requisiti entro tre anni”.
In parole povere: occorreva essere agricoltori. “Atteso che le condizioni per vedersi qualificata IAP non si erano verificate, Bocca (Renato Bocca, che aveva comprato la Tenuta da Posteraro nel 2022, Ndr) temeva che gli sarebbe stato chiesto il pagamento dell’imposta non versata”. Parlando con il suo avvocato, lo stesso Bocca, intercettato, nel novembre 2024 diceva: “Si paventa un danno di circa 400 mila euro…”.
Ma non basta. Bocca sbotta quando il dipendente Perla gli chiede della questione del Trace Windu: “Dobbiamo tornare indietro 58 mila euro”.
E qui si apre il capitolo che più interessa la Finanza: il finanziamento ricevuto dall’Unione Europea e “relativo alla partecipazione ad un progetto comunitario” che come spiega il sito della società riguarda “il tracciamento delle bottiglie quale metodo per proteggere l’industria vinicola”. Per la GdF, “l’importo ricevuto come prima tranche dall’Universidad Autonoma de Barcelona – ente coordinatore del progetto Trace Windu – sembrerebbe fosse stato distratto, in poco più di un mese, a beneficio di Paolo Posteraro, Roberto Occhiuto, delle loro società e di Valentina Cavaliere”, ex consulente della Tenuta nominata amministratrice dal 26 agosto 2022 fino al febbraio 2023. E nominata dal presidente Occhiuto il 6 maggio 2022 membro del collegio sindacale del Grande Ospedale di Reggio Calabria.
Occhiuto era uscito dalla Tenuta ad aprile 2022 cedendo le quote a Posteraro. Comunque la questione interessante per la GdF è che poco dopo l’incasso dei 58 mila euro per tracciare le bottiglie escono complessivamente cinque bonifici, due dei quali da 12 mila euro, uno per Occhiuto e uno per Posteraro. Aggiungono gli investigatori: “la nota integrativa al bilancio 2022, redatto in epoca successiva al trasferimento della proprietà in favore della A2R SRL (di Bocca, Ndr), paventa una possibile malversazione di erogazioni pubbliche in danno dell’Ue”.
Secondo la Gdf, “ne emerge il fumus di una malversazione nonché, qualora fosse accertata la carenza dei presupposti per l’ammissione al finanziamento, di truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche”. Davvero una storia aggrovigliata: Occhiuto e Posteraro che avevano chiesto un mutuo da un milione alla filiale di Montecitorio del Banco BPM, garantito da ipoteche e da una fidejussione da un milione dei due soci. Poi la vendita a Bocca: “Il terreno – dice Bocca – l’ho comprato perché per la sua bellezza. E mi sono trovato nei guai”.
Occhiuto? Non è un momento facile per lui. E ora spunta la tenuta agricola. Lui l’ha spiegato così: “Sono normali rapporti tra soci come avviene in tutta Italia. Non c’è patto corruttivo. È siderale”. Lo stabiliranno i magistrati.









