Comune di Ricadi, 11 indagati per falsità ideologica

La Procura della Repubblica di Vibo Valentia ha notificato l’avviso di conclusione indagini a 11 persone nell’ambito di un’inchiesta, avviata un anno fa dalla Guardia di finanza, relativa alla gestione finanziaria e amministrativa del Comune di Ricadi.

Il reato ipotizzato è falsità ideologica commessa da pubblico ufficiale in atti pubblici.
Secondo quanto emerso, l’indagine sarebbe partita dalla denuncia dell’allora responsabile dell’Area economico-finanziaria dell’Ente, Mirella De Vita, che si sarebbe rifiutata di riconoscere debiti fuori bilancio per un importo complessivo di circa 5 milioni di euro.
Agli iniziali quattro indagati – il sindaco Nicola Tripodi, il consigliere comunale Daniele Piraino, Vincenzo Calzona, responsabile pro tempore dell’Area tecnica, e Filippo Potenza, segretario comunale – si sono poi aggiunti Domenico Locane, vicesindaco; gli assessori Albino Mollo, Luana Mazzitelli, Francesca Loiacono, e i consiglieri comunali Domenico Tomaselli, Nicola La Sorba e Andrea Soriano.
Il nucleo centrale dell’inchiesta riguarda lo schema di bilancio di previsione finanziaria 2022-2024 e la delibera di salvaguardia degli equilibri per il 2022.

Oggetto dell’inchiesta anche l’approvazione di una serie di delibere di giunta (tra marzo e giugno 2022) per le quali, secondo la Procura, sarebbe stato falsamente attestato il parere contabile che per legge deve essere rilasciato dal dirigente finanziario.