A tappe forzate verso il nome di colui che rappresenterà il centrosinistra alle Regionali. Dopo l’incontro interlocutorio di ieri, oggi tocca ai segretari dei partiti che hanno aderito al cosiddetto “campo largo”. Oggi, di conseguenza, verranno messe sul tavolo le candidature. Non è un mistero che il M5s proponga una “terna” di nomi capeggiata dall’europarlamentare Pasquale Tridico, le cui quotazioni tuttavia sono in caduta libera. Il Pd, dal canto suo, non sembra avere un nome da spendere in maniera esclusiva ma non mancano i boatos secondo i quali la segretaria nazionale Elly Schlein stia cercando un candidato “non politico”. C’è chi dice che sia uno “scienziato”, e chi molto più prosaicamente un “imprenditore illuminato” ma pare che le risposte dei diretti interessati siano negative e la dead line scade proprio stamattina.
Il nome che invece sta crescendo esponenzialmente in queste ore è quello del sindaco di Corigliano-Rossano Flavio Stasi, sostenuto adesso non solo da Avs (Alleanza Verdi Sinistra) ma anche dalla vasta area riformista che fa capo al sindaco di Rende Sandro Principe. In ogni caso sembra che non sarà neanche oggi la giornata decisiva e che la fumata bianca arriverà solo dopo Ferragosto.
Fernando Pignataro, segretario regionale di Avs, ieri sera ha annunciato la candidatura di Stasi, anche se non ne ha fatto esplicitamente il nome. “… Oggi (ieri per chi legge, ndr) era una riunione preliminare che ha dato risultati importanti perché avere una coalizione larga che ha l’obiettivo di governare e di cambiare profondamente questa regione è un fatto importante. C’è una condivisione di fondo e faremo in modo che sulle linee programmatiche ci sia una scelta che riguarda le opzioni strategiche. Poi si stanno delineando le figure più rappresentative che possano guidare la coalizione alla vittoria. Noi ne abbiamo alcune che presenteremo alla discussione”.
Il sindaco di Rende, Sandro Principe, promotore della nuova area riformista con Psi, Italia Viva, Azione, Partito repubblicano, +Europa, socialisti riformisti rendesi e della provincia di Cosenza, Mezzogiorno Federato e movimenti civici, ha sottolineato la necessità di una svolta e in pratica ha tracciato l’identikit di Flavio Stasi. “Le dimissioni di Occhiuto – ha spiegato – fermeranno tutto almeno per 4 mesi e sono mesi cruciali anche perché si decidono i destini del Pnrr e tante altre problematiche. I tempi sono stretti, per cui ci lasciamo con l’impegno di approfondire i temi programmatici, i cui capisaldi sono venuti fuori e di arrivare in tempi celeri nella scelta del presidente e della squadra. Per noi la guida deve essere una persona di cultura politica perché in questo momento la Calabria non ha bisogno di tecnocrati ma ha bisogno di chi, attraverso i mezzi che mette a disposizione la cultura politica, possono leggere attentamente e capire le problematiche della società calabrese”.









