Cosenza, propaganda all’Annunziata: le facce di bronzo di Bruni, De Salazar e Checchinato. Quando la “fede” rende tutti più candidi…

QUANDO LA FEDE RENDE TUTTI PIU’ CANDIDI

Per quanto i calabresi abbiano poca memoria, è impossibile che abbiano dimenticato che il Prof. Andrea Bruni insieme al suo amico nonché collega Dr. Eugenio Garofalo – elementi di spicco del cerchio magico di Occhiuto – hanno conquistato la ribalta delle cronache giudiziarie per le loro gesta memorabili, che nemmeno professionisti della truffa sanitaria con tanti anni di… esperienza truffaldina si sono mai sognati di riuscire a realizzare.

I pupilli di Occhiuto sono accusati di truffa per avere svolto attività extramoenia non autorizzata, ma nello stesso tempo l’indagine sta andando avanti quasi a voler definire in maniera chiara il rapporto dei due specializzandi con le cliniche private che li sovvenzionavano e sovvenzionavano l’Umg di Catanzaro, in quanto facenti parte della rete formativa della Scuola di Specializzazione in Anestesia, Rianimazione e Terapia Intensiva e del Dolore, Strutture Complementari, secondo quanto previsto dal Decreto Legge n. 402 del 2017.

Infatti, la rete formativa della Scuola di Specializzazione di anestesia e rianimazione di Catanzaro è coadiuvata “da strutture di supporto alla/e struttura/e di sede della Scuola che concorrono al completamento della rete formativa e sono della stessa specialità della struttura di sede (dette strutture collegate)”, accreditate e contrattualizzate con il Servizio Sanitario Nazionale, oltre che da eventuali strutture complementari.

Ma torniamo ai due professorini di fresca nomina, che oltre a spingere per le mogli e le fidanzate (magari solo di “copertura” come si usa adesso a destra…) anche nel campo della formazione con incarichi ad hoc, assegnati direttamente dal commissario ad acta della sanità, oggi, in puro stile occhiutiano, similberlusconiano, hanno iniziato la loro campagna di pulizia di facciata.

Come se imbiancare una casa vecchia e logora con un po’ di vernice bianca possa ridare la giovinezza. Non funziona così: la casa vecchia e decrepita sempre quella rimane anche se la colori di azzurro e giallo o persino bianco.

Infatti, ogni occasione è buona per mettere in evidenza i pregi del professore Bruni, prima tra tutte con tanto di parata la conferenza stampa convocata dai vertici dell’Azienda Ospedaliera di Cosenza alla presenza del Direttore Generale Vitaliano De Salazar, del direttore sanitario, dr. Pino Pasqua e – appunto – dal novello primario di Rianimazione, dr. Andrea Bruni (per quanto la sia nomina sia pacchianamente illegittima)… La conferenza stampa riguardava l’emergenza del botulino e il “professoricchio” non ha perso l’occasione per pavoneggiarsi nel silenzio generale. Incredibile ma vero. E oggi ha addirittura raddoppiato perché è stato nientemeno che Occhiuto in carne, ossa e prosopopea ad annunciare (però in collegamento) che l’ospedale di Cosenza sarà l’unico ad avere l’antidoto contro il botulino. Peccato che nessuno li abbia finora immortalati insieme e vicini vicini ma… mai dire mai!

Già la scorsa estate c’era stata grande autocelebrazione da parte di De Salazar che per far salire l’audit sull’Annunziata e sul nuovo acquisto, si presenta ai cosentini con due angeli al fianco. uno un po’ più abbronzato e l’altro “cadaverico”… Ma ecco le sue parole: «… L’ospedale dell’Annunziata ha gestito bene l’emergenza-botulino con professionalità e con professionisti. Voglio prima di tutto ringraziare gli operatori di questo ospedale, il direttore della rianimazione, il dr. Bruni, il direttore sanitario del Pronto Soccorso, Pasqua ma anche gli infermieri, gli operatori tutti fino agli OSS che si sono messi a disposizione. Ci tengo a dire che questa è la dimostrazione che il sistema pubblico funziona, soprattutto nei casi di emergenza. L’Annunziata ha funzionato come un Hub e i risultati iniziano a vedersi…».

Fin qui la squallida propaganda alla quale ormai siamo abituati e forse anche rassegnati. Ma ecco le domande che vogliamo rivolgere al De Salazar.

Fino a questo momento l’Annunziata non ha funzionato? In tutti questi anni, soprattutto durante il Covid, all’Annunziata ma soprattutto al reparto di Anestesia e Rianimazione, sottodimensionato, che ha fatto? Il Dr. Pasqua e la sua equipe che hanno fatto? Sono stati a guardare i muri?

Oggi forse qualcosa è cambiato? Abbiamo un nuovo professore di fama mondiale (di sicuro nelle truffe, per il resto non si sa…), vista l’incapacità del precedente? O solo che oggi pur di far fare bella figura all’ex presidente della Regione Calabria si ha la necessità di prostrarci a lui in quanto ancora ha nelle mani la delega della sanità?

Ma il restyling dell’immagine del reparto di Anestesia e Rianimazione forse ha toccato il culmine con la benedizione del Vescovo di Cosenza, Monsignor Giovanni Checchinato, tanto vicino alla famiglia Occhiuto, che si è recato presso l’Ospedale Annunziata a far visita ai pazienti intossicati a Diamante e ricoverati nel reparto di Terapia Intensiva. Ad accoglierlo il Direttore della UOC, Andrea Bruni, ma era facile capire che ci sarebbe stato lui con tanto di fotografia studiata che viene piazzata su tutte le testate di regime. La pubblichiamo anche noi ma come frutto di un certosino lavoro di… controinformazione, facilissimo da fare in un panorama sempre più squallido di media addomesticati a furia di mazzette.

Cosa vedono i poveri cosentini, ignari delle manipolazioni in atto? Un reparto con un primario giovane, attorniato da giovani medici freschi, poco abbronzati… sintomo che si sacrificano per noi e per la loro professione. Che squallore e che miseria umana. 

La realtà è realmente questa? Tutto bello, tutto perfetto, le famiglie dei giovani ricoverati in Rianimazione ed intubati che stanno lottando tra la vita e la morte sono felici, perché hanno avuto anche la benedizione del Monsignore e qualora dovessero passare a miglior vita non c’è problema, “abbiamo fatto tutto il possibile vi abbiamo dato anche l’estrema unzione, male che va li attacchiamo all’ecmo…”.

Questa è la nuova immagine dell’Annunziata offertaci da De Salazar, che a tutt’oggi ha ancora reparti sottodimensionati, che preferisce assumere specializzandi al secondo anno anziché quelli più formati, nell’attesa che il Decreto Calabria scada. Professori sotto la lente della Magistratura con poca esperienza sul campo, ma tanta esperienza nella comunicazione esterna. E – se ce lo consentite – anche nelle truffe, visto e considerato che la procura di Catanzaro gli ha sequestrato oltre 60 mila euro di soldi che non avrebbe avuto diritto a percepire e che invece aveva intascato truffando lo stato.

Peccato non aver visto al tavolo della conferenza anche l’ASP, che ancora sonnecchia, sottovalutando il problema botulino di Diamante e che a tutt’oggi non ha fatto neanche lo straccio di un appello a tutti coloro che hanno consumato un panino con rape e salsiccia a Diamante per verificare se siano stati avvelenati… “Ormai sono diventato quasi un santo”. Cit Sivio Berlusconi…