Calabria 2025. Destra e sinistra camuffate nelle liste con la “regia” della solita massoneria

di Fabio Menin 

Per la verità le liste dei candidati alla Regione Calabria nelle prossime elezioni regionali non sono ancora note, i partiti stanno lavorando alacremente. Sono noti invece i candidati a presidente Roberto Occhiuto e Pasquale Tridico, entrambi laureati e affermati professionisti.

Ma è il contorno in cui la campagna elettorale è iniziata che mi preoccupa: sono stato contattato da un amico di destra che difende una candidata nella lista della sinistra dalle – secondo lui… – offese che starebbe ricevendo nel web. In più ho visto che accanto alla figura del prof. Tridico si stanno piazzando una serie di personaggi voluti dal Pd calabrese che dire di rinnovamento sarebbe come fare una bestemmia delle più pesanti.

Non sarebbe una novità che i personaggi che portano voti alle elezioni si piazzano una volta da una parte e viceversa nella tornata successiva, fa parte del trasformismo italiano antico vizio denunciato persino da Dante. Ma sorprende assistere a una consolidata mescolanza politica dietro cui si intuisce non può non esservi la massoneria calabrese, compresa quella cosentina che di elezioni se n’intende.

In altre parole: se nelle liste che dovremo votare troviamo candidati che hanno connotazioni sinistrorse o comunque non chiuse alla sinistra nelle liste di destra, e candidati che hanno lautamente banchettato con la destra nelle liste della sinistra mi domando che senso ha votare queste liste e questi partiti.

Un senso ce l’ha indubbiamente perché entrambi i presidenti candidati (anche se uno azzoppato da una serie di denunce della magistratura) sono figure rispettabili e rispettate nei rispettivi campi e anche oltre. D’altra parte siccome le leggi camminano sulle gambe degli uomini avrà pure un significato che i contorni dei due presidenti candidati lasciano qualche perplessità.

In tante elezioni le scelte nelle liste fatte dall’alto dalle segreterie dei partiti, e in questo caso da Roma, mostrano stranezze e spesso molta lontananza dai nomi preferiti o conosciuti dalla gente che li deve votare. E spesso le scelte dei nomi mostrano anche totale indifferenza per gli avvisi di garanzia ricevuti da questo o quello.

Diciamola tutta: la politica italiana, tutta senza distinzione è caduta in basso perdendo quel senso di rappresentanza concreta dei bisogni e degli interessi diffusi tra la gente e noi elettori dobbiamo barcamenarci tra personaggi o sconosciuti o ambigui. Per cui scegliere diventa a volte difficile. In questa situazione generale di degrado politico la tornata elettorale della Calabria nata dalle dimissioni del presidente regolarmente eletto si presenta abbastanza incerta non tanto nelle prospettive del vincitore, quanto nella confusione o comunque nell’approssimazione delle fasi preparatorie dello scontro elettorale vero e proprio.

In questo contesto difficile la mia opinione è quella di votare solo uomini o donne di cui si è sicuri di fedeltà ad ideali e comportamenti corretti a destra come a sinistra e ascoltare bene le loro proposte se vi sembrano corrette e e soprattutto realizzabili e utili per la nostra situazione generale. Quindi no al voto ad amici, ma voto a persone stimate per capacità e serietà (in attesa di vedere tutte le liste completate).