La notizia della scomparsa di Michelino Braiotta rattrista tutta la città di Cosenza, tutta la Presila e tutta la provincia. Braiotta è stato un valente dirigente medico dell’Asp di Cosenza, ha lavorato una vita al 118 e ha ricoperto anche altri incarichi di prestigio in ambito sanitario ma è stato anche un protagonista della politica della provincia di Cosenza. Da sempre comunista, ha seguito il partito nelle sue evoluzioni e in tanti ricordano il suo passato di sindaco a Trenta e di attivista e dirigente politico dei Ds prima e del Pd successivamente. Aveva una simpatia e anche unì’allegria innata, dettata dal gusto istintivo della battuta, dell’ironia e del sarcasmo (soprattutto quando si trattava di parlare di politica ma spesso anche di… medicina) ed era coinvolgente praticamente in ogni sua manifestazione. Oggi, come ho fatto tante altre volte in privato, mi piace definirlo pubblicamente come gli piaceva: dissacratore della malasanità, della medicina e della brutta politica. Dissacratore significa testualmente contestatore instancabile e irriverente: ebbene, Michelino lo era nel profondo perché vedeva di tutto sotto il suo naso, corruzione e malaffare dilaganti soprattutto nella sanità e non ha mai tratto vantaggio da quello che faceva anche se avrebbe potuto farlo e qualche volta se ne rammaricava. Ma è stato molto meglio uscire sempre a testa alta da ogni cosa che ha fatto nella sua vita. Considerate le sue attività, era amico personale di quasi tutti i giornalisti che incontrava sul suo cammino e anche io mi onoro di aver fatto parte di questo “grande gruppo”. Un abbraccio alla famiglia (g.c.)
Di seguito, il ricordo del suo collega medico Francesco Febbraio.
Abbiamo condiviso giorni intensi, esperienze forti e discussioni lunghe, a volte divergenti ma sempre vere e rispettose.
Il nostro confronto mi ha arricchito, perché con te non c’era mai superficialità: ogni parola era passione, ogni scambio un’occasione di crescita.
Ti porto con me nei ricordi più vivi di quei momenti al 118, nelle notti difficili e nei sorrisi che sapevamo regalarci nonostante la fatica.
Grazie, Michelino, per ciò che sei stato e per ciò che resterai dentro chi ti ha conosciuto.









