Rosaria Succurro confonde istituzioni e campagna elettorale: siamo al voto di scambio, un comportamento grave e inaccettabile.
Abbiamo ascoltato con attenzione il “discorso” (parola grossa accostata alla regina degli ignoranti…) della presidente della Provincia di Cosenza e sindaco di San Giovanni in Fiore, nonché candidata al Consiglio Regionale, Rosaria Succurro in occasione di un incontro con un gruppo abbastanza nutrito di precari ai quali ha promesso – senza nessuna vergogna e pudore – posti di lavoro in spregio ad ogni regola e ad ogni legge.
Qualcuno, per fortuna, l’ha registrato e ce l’ha mandato. Noi non possiamo fare altro che pubblicarlo e denunciare con forza la gravità del comportamento tenuto dalla signora in questione che rappresenta un evidente tentativo di piegare le istituzioni a fini elettorali.
Mentre parla da candidata al Consiglio Regionale nella lista Occhiuto presidente, la Succurro non esita a rivendicare l’utilizzo degli uffici della Provincia e a promettere proroghe lavorative e rifinanziamenti del cosiddetto “Progetto Montagna”. Si tratta di una commistione inaccettabile tra attività amministrativa e propaganda politica, che solleva seri dubbi sotto diversi profili:
1.Illegittimità istituzionale
•È in contrasto con i principi di imparzialità e buon andamento della pubblica amministrazione (art. 97 Cost.) utilizzare ruoli e uffici pubblici come strumenti di consenso.
•L’accostamento tra gestione di fondi regionali e richiesta implicita di sostegno elettorale rischia di configurare una violazione delle norme sulla par condicio e sull’uso delle risorse pubbliche in campagna elettorale.
2.Pressioni sui lavoratori precari
•Promettere sei mesi di lavoro in più o future stabilizzazioni proprio durante la campagna elettorale non è solo scorretto, ma rappresenta una forma di pressione inaccettabile su cittadini che vivono una condizione di precarietà.
•La dignità del lavoro non può essere merce di scambio politico.
3.Slealtà nella competizione politica
•Gli altri candidati non hanno a disposizione la macchina amministrativa per farsi campagna elettorale.
•Così facendo, la Succurro sfrutta un vantaggio indebito, tradendo i principi di parità e correttezza che dovrebbero guidare la competizione democratica.
È ora di dire basta a queste pratiche. Le istituzioni appartengono ai cittadini, non a chi le governa temporaneamente. Chiediamo che la campagna elettorale si svolga nel pieno rispetto della legge e in condizioni di reale parità, senza abusi e senza promesse che puzzano di vecchia politica clientelare.
I calabresi meritano rispetto, serietà e trasparenza: non la solita propaganda costruita sulla pelle dei lavoratori precari.
Fare campagna elettorale sulla pelle dei lavoratori precari è un atto di pressione politica che offende la dignità delle persone e tradisce i valori della democrazia. Gli altri candidati non dispongono della macchina amministrativa: questo non è confronto leale, è abuso di posizione. I calabresi meritano rispetto e trasparenza, non vecchie pratiche clientelari mascherate da promesse di lavoro.
IN BASSO L’AUDIO DI ROSARIA SUCCURRO
LA TRASCRIZIONE DELL’AUDIO
(La situazione) è ferma, ma ripartirà tra più di un mese, quindi il tavolo con l’ assessore Calabrese si è bloccato, ma lo riprenderemo subito dopo le elezioni. Ma nel frattempo noi pensiamo, io ritengo, che non potete stare fermi.
E ancora una volta, da presidente della Provincia, ho messo a disposizione i miei uffici per far sì che la Regione Calabria, grazie all’impegno ancora una volta del presidente Occhiuto, venissero messe a disposizione delle risorse, abbiamo delle risorse che transiteranno dalla Provincia di Cosenza e saranno destinate ai comuni e quindi a voi, per fare ulteriori sei mesi a vantaggio della nostra attività nelle nostre zone di montagna.
Quindi ci tenevo a comunicarvi che da qui a qualche giorno avvieremo di nuovo questo periodo. Abbiamo…stanno avviando le procedure, abbiamo avviato le procedure con i singoli comuni, nei comuni abbiamo inserito il comune di Plataci che aveva una situazione simile, che è stata ereditata perché è diventata una situazione che era diversa, ma comunque simile alla vostra. La Provincia di Cosenza ha già scritto alla Regione Calabria per chiedere il rifinanziamento del Progetto Montagna. Attendiamo l’esito della Regione da qui a qualche giorno, non appena avremo l’Ok, ripartiremo quindi con questi ulteriori 6 mesi. Lo considero soltanto un passaggio temporaneo in attesa di quello conclusivo, per il quale il presidente Occhiuto, con il quale ho già parlato nei giorni scorsi, mi ha dato ampie rassicurazioni.
Come lui ha già detto, il precariato in Calabria deve terminare… i bacini aperti vanno chiusi. Il vostro è un bacino aperto, quindi nell’altro mese, un mese e mezzo, riprenderemo i tavoli per avviare un nuovo percorso per chiudere il vostro bacino.
Quindi di attenzione, naturalmente attraverso poi delle procedure, questo è compito della Regione attraverso anche voi, i vari centri per l’ impiego, capiremo qual è la situazione migliore…
Ovviamente io vi terrò aggiornati costantemente e sappiate una cosa, che così come ho fatto appena mi sono insediata, prenderò a cuore realmente tutti voi e anche i vostri colleghi degli altri bacini così continuerò a farlo fino a raggiungere l’obiettivo. Io sarò felice solo quando finalmente anche voi avrete il vostro lavoro finalmente contrattualizzato e avrete la vostra dignità lavorativa che sento anche parte mia, essendo il vostro primo cittadino. Questo è quello che ci tenevo a dirvi…









