La campagna elettorale per il prossimo consiglio regionale si è trasformata in un teatro di speculazioni, dove pochi candidati spingono la retorica civica sotto la scure dell’ambizione personale. Tra conferenze stampa patinate e tour tra i patronati, l’obiettivo dichiarato di «servire il territorio» lascia presto spazio alla brama di visibilità e potere. Dietro i sorrisi nelle foto di gruppo e le strette di mano, si cela il vero motore di questa competizione: la sete di poltrone e la promessa di portafogli più gonfi.
La competizione elettorale si focalizza sulle figure di Davide Tavernise, consigliere uscente espressione del Movimento 5 Stelle e sostenitore di Tridico, e Antonio Russo, già sindaco di Crosia e candidato nelle liste di Forza Italia a supporto di Occhiuto.
La storia dei due candidati, in quanto ampiamente conosciute nel contesto locale, sia per le loro rispettive carriere politiche sia per le discussioni e le critiche che le hanno accompagnate. A Crosia, infatti, è caratterizzata da una profonda conoscenza reciproca, accentuata ulteriormente dalla visibilità pubblica dei soggetti in questione.
Entrambi i candidati rappresentano mondi politici contrapposti, espressione di fazioni o centri di influenza che si sono fronteggiati indirettamente nelle recenti consultazioni elettorali comunali. Tali elezioni hanno prodotto esiti significativamente negativi per l’ex Sindaco (che sosteneva il nipote Francesco Russo) e conseguenze altrettanto rilevanti per Tavernise, il quale, a poco più di un anno dalla sua amministrazione, ha manifestato un progressivo distanziamento dall’ente da lui stesso promosso e dalle problematiche derivanti dalle sue decisioni.
L’inganno della buona intenzione: La retorica del ‘fare per il bene comune’ sfuma non appena si parla di capitoli di bilancio, incarichi dirigenziali e fondi europei. Ogni promessa elettorale, per quanto nobile su carta, diventa un cavallo di Troia per esigenze di bilancio privato. I cittadini, spesso stregati da slogan efficaci, non colgono la differenza tra un programma serio e un’astuta campagna di marketing politico.
Mentre la battaglia dei manifesti e manifestanti pro-Russo e pro-Tavernise infiamma le strade, un approfondimento ancora da esplorare riguarda l’influenza delle lobby locali sul percorso legislativo regionale e le strategie per rendere più trasparente ogni passaggio decisionale. Buon voto!
Lettera firmata









