Catanzaro, la partita di Colao. Aquilani non ha bisogno di consigli ma ora che ha alternative le provi.. E il “Pitta” non convince

di Riccardo Colao

Fonte: L’Italiano

PRIMO TEMPO – Arbitro donna, Carrarese maschia, Catanzaro ibrido. Il primo tempo potrebbe sintetizzarsi in queste poche righe. Sia l’una che l’altra formazione hanno creato alcune curiose occasioni da gol. Gli ospiti hanno colpito un palo e i padroni di casa pure. Due splendidi tiri in porta: uno di Nuamah e l’altro di Cisse avrebbero potuto garantire il vantaggio al “Catanza” che soprattutto negli ultimi minuti di gioco ha fatto valere maggiore velocità e capacità di penetrazione nell’area dei toscani. La gara è iniziata subito con alcuni “accorgimenti” fisici nei riguardi dell’albanese Luis Hasa, reo di aver “azzoppato” Pompetti nell’amichevole estiva. Anche il pubblico ha riservato razioni di fischi e imprecazioni nei riguardi del calciatore. Iemmello si è beccato una prima ammonizione (a nostro avviso elargita con eccessiva fretta dalla signora Ferrieri) quando ha sostenuto due contatti fisici con lo “straniero”.

La formazione di Calabro gioca un buon calcio e si è resa pericolosa offrendo brividi agli spettatori (oltre che a noi stessi) potendo in più occasioni che il buon Ezio Luzzi (dai microfoni di Tutto il Calcio Minuto per Minuto) non avrebbe esitato a definire “parapiglia in area di rigore“. Pigliacelli attentissimo ne ha sventata una molto pericolosa: la sfera di cuoio, prima intercettata, si è poi infranta rimbalzando sul palo alla sua destra.

Gara difficile come prevedevamo; non per questo impossibile da trasformare in una vittoria per una delle due formazioni in campo. Tra i calciatori ha giganteggiato Antonini in difesa e pure in offesa. Due colpi di testa verso la porta difesa da Bleve lo hanno visto protagonista magari poco fortunato. Tanto lavoro a centrocampo e molta fisicità per i ragazzi di Calabro. Il calo della Carrarese (che ha speso molto) nella parte conclusiva del primo tempo, è con tutta probabilità dovuto allo sforzo sostenuto per evitare a Petriccione e Iemmello di ragionare meglio in fase di impostazione. Pittarello ha lottato, come è sua consuetudine, ma nel ruolo di punta centrale (a nostro avviso) non dimostra la pericolosità e la capacità di sfondare più di quanto possa produrre in fase offensiva. Dunque pareggio giusto anche se non proprio meritato almeno per il pubblico presente che avrebbe diritto a un premio in gol!

SECONDO TEMPO  Il gol arriva addirittura al primo minuto. C’é un corner per il “Catanza”. Lo batte Pontisso, la palla è rispedita al centro da Di Chiara e Antonini (lui che ci aveva già provato di “capoccia) col piede rifila alle spalle di Bleve. E l’1 a 0 che finalmente rincuora gli animi dei presenti. Le Aquile sembrano prendere il volo con grande capacità di intesa. Nuamah e Cisse agiscono come pantere, Iemmello arretra ma orchestra bene assieme a Petriccione. La gara sembra essere in pugno a mister Aquilani e i giallorossi sembrano avviarsi alla ricerca del raddoppio. Al 48′ un tiro di Zanon cavalca la traversa e finisce fuori. Zanon reclama il corner ma Pigliacelli non l’ha proprio deviata. L’ultimo sussulto toscano lascia poi parlare catanzarese in campo. La premiata ditta “Iemmello e co” costruisce buone azioni mentre la Carrarese pare aver accusato il colpo. Trascorrono i minuti e un quarto d’ora più tardi accade una roba incredibile. Pittarello che dovrebbe trovarsi (come punta) in avanti è invece addirittura al di là della linea dei terzini. E’ il 64′ dalla tre quarti qualcuno sventaglia un pallone verso Ilianes… Pittarello che fa? Decide di spostarsi in avanti probabilmente per lasciarlo in fuorigioco. Il pallone che gli capita tra i piedi consente all’attaccante carrarese di pareggiare. L’1 a 1 è sottoposto a un controllo “Var” che non va oltre la convalida: il tallone del “Pitta” mantiene in posizione regolare il calciatore ospite…

Il “Catanza” si ripropone in fase offensiva e riesce a collezionare una serie di occasioni che però non si concretizzano se non in pura emozione e in altrettanta imprecazione. Al 73′ sono tre i cambi decisi da mister Aquilani: escono Nuamah, Petriccione e Pittarello sostituiti da D’Alesandro, Rispoli e Oudin; per Calabro invece van fuori Zanon e Abiuso, e finiscono dentro Bouah D. e Sekulov. Proprio quest’ultimo si ritrova un palla buona per la fantasiosa rete del sorpasso. Sekulov tira in porta e il “kulov” di Pigliacelli lo aiuta ad osservare il pallone che fa la barba ad un legno.

Apprezzabile la voglia e l’impegno delle Aquile che tentano in ogni modo di arrivare al recupero del risultato. Grande azione di Iemmello che dribbla tutti in area tira ma la palla esce di pochissimo; All’84’ Oudin esibisce un numero del suo repertorio: stop e tiro in porta: quasi gol” avrebbe detto Niccolò Carosio. Ma c’é bisogno di un tipo come lui al centro dell’attacco, altro che Pittarello. All’84’ Calabro spedisce in campo energie fresche temendo l’arrembaggio del “Catanza” e cambia: Finotto e Zuelli, con Arena e Parlanti. La signora Ferrieri Caputi (che a onor del vero ha ben condotto la partita con rara abilità vista persino nei suoi colleghi uomini) assegna sette minuti di recupero. SI procede con l’affannosa ricerca di un gol che vaga i tre punti ma nessuna delle due formazioni riesce a prevalere e si chiude sull’1 a 1.

CONCLUSIONI  Un match che al di là del brodino di un punto ciascuno – può dare ad entrambi gli allenatori elementi per migliorare il prosieguo del campionato. Aquilani ha una rosa che può regalare soddisfazioni a lui e ai tifosi. Non ha bisogno di consigli ma ora che ha alternative le provi e le sperimenti… Pittarello è un gran bravo calciatore e merita rispetto ma non è il “bomber” che possa risolvere le partite. A meno che non si decida che siano gli altri a segnare e che lui debba essere utilizzato solo come “specchietto per le allodole” … ma sino ad oggi (ci aveva provato anche Caserta) l’esperimento non ha funzionato. Arrivederci allo Stadio della Città del Tricolore, il 19 settembre, per Reggiana – Catanzaro! Giallorossamente vostro!

Riccardo Colao