Calabria. Vitalizi ai “papponi”: indignazione generale. Sono tutti uguali

dalla pagina FB di Giannino Dodaro

Ancora una volta la Calabria viene offesa e umiliata da chi dovrebbe rappresentarla. Durante una trasmissione televisiva andata in onda su Mediaset, è emersa l’ennesima vergogna: il Consiglio Regionale, nei mesi scorsi, ha approvato una legge che consente ai consiglieri di incassare un bonus di fine mandato di 20 mila euro, oltre al vitalizio che già li attende a fine carriera. Tutto questo mentre continuano a percepire stipendi da 13.500 euro al mese.

In una regione dove la disoccupazione giovanile cresce di giorno in giorno, dove gli ospedali e i pronto soccorso sono ridotti a condizioni indegne, dove i pazienti sono costretti a emigrare al Nord per curarsi, persino i trapiantati obbligati a spostarsi periodicamente fuori regione per controlli salvavita, i consiglieri regionali pensano soltanto a se stessi, a ingrassare i propri privilegi, a scialacquare risorse pubbliche sulle proprie tasche.

Particolarmente grave e offensiva per i calabresi è stata l’esternazione dell’ex consigliere regionale Tallini, che si è lamentato perché il suo vitalizio ammonterebbe a “soli” 7.000 euro al mese. Una dichiarazione indecente e insultante verso una popolazione che sopravvive tra disagi, precarietà e servizi al collasso.

La Calabria vive anche lo spopolamento drammatico dei comuni montani, abbandonati a sé stessi, e una situazione dei trasporti disastrosa, che isola interi territori e rende difficili i collegamenti interni e con il resto del Paese. A questo si aggiungono i servizi essenziali ridotti ai minimi termini, le carenze strutturali e infrastrutturali, e l’assenza di risposte concrete ai bisogni dei cittadini.

Ed è proprio in vista delle elezioni regionali del 5 e 6 ottobre, che assistiamo a una corsa spasmodica per diventare consigliere regionale, non certo per servire la Calabria e i calabresi, ma per garantirsi privilegi, prebende e trattamenti di favore che offendono la dignità di una terra già martoriata.

Riteniamo che questi signori abbiano prodotto meno di zero per la Calabria, perché la situazione è peggiorata anno dopo anno sotto i loro occhi e con le loro responsabilità dirette.
È inaccettabile che in una terra piegata dalle emergenze, dal lavoro che manca, dalla sanità distrutta, dallo spopolamento e dall’isolamento infrastrutturale, chi è stato chiamato a governare si preoccupi soltanto di mantenere privilegi e prebende vergognose.
I cittadini calabresi meritano dignità, rispetto e servizi pubblici degni, non l’ennesima offesa da parte di una classe politica che ha perso ogni contatto con la realtà.