Calabria 2025. La ‘ndrangheta, il candidato indagato di Occhiuto con l’aggravante mafiosa e il silenzio del solito Tridico

La ‘ndrangheta irrompe ufficialmente nella campagna elettorale per le elezioni regionali del 5 e 6 ottobre. Ieri la Dda di Catanzaro ha chiuso le indagini nei confronti di 81 persone coinvolte nell’inchiesta denominata Artemis che coinvolge il clan Cracolici presente nell’ area di Maida, Jacurso e Cortale (piccoli paesi tra Catanzaro e Lamezia), ma che arrivava a spacciare droga in tutto il Lametino  avendo come punto centrale proprio la città di Lamezia Terme. Tutti i giornali riportano la notizia che tra gli indagati presenti nella chiusura indagini risulta anche un candidato alle prossime elezioni regionali, l’avvocato Vincenzo Fulvio Attisani, accusato di falsa testimonianza aggravata dal metodo mafioso. Leggiamo testualmente anche da una fonte autorevole come l’agenzia Ansa: “Secondo l’accusa, il legale, insieme al presunto capo cosca Domenico Cracolici, avrebbe debitamente istruito altri due indagati, Mariagrazia Bertuca e Andrea Molea, che avrebbero poi dichiarato il falso nel corso di un processo per droga”.

L’avvocato Fulvio Attisani è candidato ed è addirittura capolista nella lista dell’Udc nella circoscrizione centrale di Catanzaro/Vibo/Crotone. E il candidato presidente, anche e NESSUNO dei media di regime – compresa l’agenzia ANSA – ha il “coraggio” di scriverlo, è ROBERTO OCCHIUTO.

La cosca Cracolici, secondo quanto é emerso dall’inchiesta, avrebbe occupato gli spazi lasciati liberi dal clan Anello dopo l’operazione “Imponimento”, risalente al 2023. Per una migliore comprensione dei fatti il prode avvocato Attisani, insieme a Domenico Cracolici, avrebbe istruito i testi Maria Grazia Cracolici e Andrea Molea sul contenuto delle dichiarazioni mendaci da rendere all’autorità giudiziaria nel corso di un processo al Tribunale di Lamezia. Questi avrebbero dichiarato il falso riferendo fatti e circostanze da loro, in realtà, “non conosciuti e sicuramente non vissuti”, agevolando l’associazione a delinquere di tipo mafioso facente capo a Domenico Cracolici. Sotto inchiesta anche il luogotenente dei carabinieri, Vincenzo Pulice, comandante, all’epoca dei fatti, della Stazione dei carabinieri di Maida poi trasferito alla Sezione Radiomobile della Compagnia di Catanzaro. Avrebbe sfruttato il suo ruolo istituzionale per favorire gli interessi del sodalizio diretto da Domenico Cracolici. E qui ci fermiamo per carità di patria, sapendo bene quanto è alta la corruzione anche tra le forze dell’ordine…

Il problema però è un altro. Finora nessun partito o candidato a presidente ha commentato la notizia. Siamo tutti garantisti, ma l’accusa é particolarmente grave e la politica che dice di voler fare margine alla ‘ndrangheta dovrebbe anzi ha il dovere di intervenire. Non si capisce in particolare il silenzio del candidato a presidente del centrodestra, Roberto Occhiuto. Da lui ci si attenderebbe una richiesta di chiarimento al suo candidato e una richiesta di sospendere la sua candidatura. Lo stesso ci attenderemo dal partito dell’Udc nazionale ma qui ci viene da sorridere leggendo tra i candidati, per esempio, il cognome CUFFARO… e non stiamo neanche qui a ricordarvi chi è e cosa rappresenta… Non è una condanna preventiva, é solamente un atto dovuto di coerenza nella battaglia alla ‘ndrangheta senza lasciare zone d’ombra. Ma soprattutto non capiamo dove sono finite le associazioni antimafia, gli intellettuali, i giornalisti d’assalto e naturalmente il “solito” Pasquale Tridico e i partiti che lo appoggiano. Che non dicano nulla sulla questione e non chiedono nemmeno un atto di chiarezza a Roberto Occhiuto.  E poi dicono che vogliono vincere… Ma cosa? La Coppa del Nonno o la mucca Caroliina?