Sciopero per Gaza, avviso di sfratto per Meloni. Mezzo milione di italiani in piazza: bloccate autostrade e tangenziali da Bologna a Roma e fino a Cosenza

Piazze piene in 80 città italiane con autostrade, tangenziali e porti bloccati in diversi luoghi. Hanno risposto in centinaia di migliaia allo sciopero generale invocato dall’Usb e da altri sindacati di base al quale hanno aderito numerose associazioni. Nonostante la pioggia battente in diverse località, c’è stata una risposta massiccia ai cortei organizzati per esprimere la vicinanza alla Global Sumud flotilla in rotta verso Gaza e spronare i governi ad interrompere la mattanza di Israele nella Striscia.

“Abbiamo dimostrato che esiste un popolo in grado di bloccare la città e il Paese. Facciamoci un applauso”. L’emozione della “donna col megafono” sotto la bandiera di Potere al Popolo è palpabile. Sono le 17:30 e il corteo per Gaza, dopo quasi dieci km per le vie della città è arrivato in piazzale Aldo Moro a Roma, sede dell’Università Sapienza. Una marea umana come da anni non si vedeva nella Capitale. Un successo ogni oltre aspettativa per lo sciopero generale convocato da Usb e sindacati di base (Cub, Adl, Sgb) per la Palestina e come “scorta morale” agli attivisti della Global Sumud Flotilla.
Manifestazioni in 80 città, con mezzo milione di persone in piazza. La risposta più importante però è arrivata da Roma, dove una “straordinaria adesione di persone di ogni es trazione”, come recitava il bollettino pomeridiano della Questura, ha registrato almeno 50 mila persone, 100 mila per gli organizzatori. Una marea pacifica che per tutto il giorno non ha creato mai tensione con le forze dell’ordine, con la macchina messa in piedi dal prefetto Lamberto Giannini e dal questore Roberto Massucci che ha funzionato alla perfezione.

I numeri e le tensioni con la polizia
In diverse città tuttavia non sono mancate anche tensioni con le forze dell’ordine: in stazione centrale a Milano la polizia ha caricato i manifestanti pro-Pal, che avevano provato a raggiungere i binari e sono stati fermati. Scontri ci sono stati anche a Bologna, dopo che una parte dei circa 50mila in corteo erano riusciti a bloccare la tangenziale e l’autostrada A14, tagliando di fatto il Paese in due sulla dorsale adriatica. Ventimila a Venezia, dove tensioni ci sono state agli imbarchi di Marghera. Già in mattinata gli attivisti e i lavoratori pro Palestina hanno bloccato il porto di Livorno, la pioggia non li ha fermati: i manifestanti hanno continuato l’azione di protesta cantando Bella Ciao e sventolando bandiere della Palestina. Stesse scene anche a Genova e tentativi sono stati fatti anche negli scali di Ravenna e Trieste, mentre il traffico nelle grandi arterie è stato bloccato anche a Firenze e Pisa. Oltre 10mila persone erano in piazza anche a Palermo, 15 mila a Cagliari e Napoli, dove è stata occupata la stazione, 10 mila a Torino, 5mila a Catania e a Cosenza, dove è stato bloccato lo svincolo autostradale.