Guido Spadafora è lo storico autista di Roberto Occhiuto. C’è posto anche per le sue intercettazioni nel fascicolo dell’inchiesta per corruzione contro il suo “capo”. Così come per l’assistente Veronica Rigoni, con la quale l’autista non va per niente d’accordo principalmente per questioni economiche legate al diverso trattamento che riserva loro Robertino. A Veronica un sacco di soldi, a Guiduzzu le briciole…
Me entriamo nei particolari. Nel corso di un colloquio intrattenuto nell’ufficio con l’immarcescibile Tonino Daffinà, tra le altre cose, Guido Spadafora evidenziava come Veronica Rigoni percepisse un notevole stipendio mensile riveniente, in parte, da un contratto di lavoro con l’ufficio commissariale per la depurazione (formalmente siglato con la Eutalia srl). stipendio che egli, rivolgendosi a Daffinà, definiva “suo” (“i tua”)…
Nel corso della conversazione che verte su vari profili, tra i quali quelli politici, Spadafora rappresenta che Ernesto Ferraro ancora non è stato nominato come amministratore unico di Ferrovie della Calabria. Alla domanda di Daffinà se Occhiuto abbia la volontà di conferire nuovamente a Ferraro tale incarico, Spadafora afferma: “Penso di sì si unnescia ciuatu” (se non impazzisce). Poi, come tutti sappiamo, gli eventi sono precipitati, Ferraro l’ha tradito e Occhiuto ovviamente s’è vendicato non confermandogli l’incarico anche se il furbacchione aveva il culo parato grazie all’incredibile vicenda del contratto di direttore generale che si era fatto… da solo e che nessuno finora ha revocato…
Ma torniamo all’intercettazione. Daffinà si lamenta del basso compenso che percepisce nel ruolo di subcommissario nazionale alla depurazione. Spadafora al riguardo evidenzia come la Rigoni guadagni più di lui affermando che percepisce più di 7 mila euro mensili dei quali “tremila i tuoi” ovvero 3.000 glieli dai tu (Daffinà), 3.000 supra e su seimila più u gruppo…”. Rappresenta inoltre che la Rigoni non si era voluta accontentare di un risarcimento di 300 mila euro per i danni che ha avuto nell’incidente stradale del 14 gennaio 2024 pretendendo 700 mila euro… Che alla fine le entreranno in tasca. E così il risarcimento glielo paghiamo noi calabresi… Così ha deciso Occhiu’: povera Calabria nostra!









