Questa mattina nel Tribunale di Cosenza è iniziata l’udienza preliminare relativa alla morte di Ilaria Mirabelli, la giovane cosentina deceduta a Lorica il 23 agosto dello scorso anno mentre si trovava a bordo di una Volkswagen Up – di proprietà di Antonio Molinari, 75 anni, ex direttore generale della Provincia di Cosenza ed ex capo di gabinetto del sindaco Occhiuto -, insieme al figlio del proprietario dell’auto, Mario Molinari, 45 anni, dipendente della Provincia di Cosenza, accusato di omicidio stradale dalla procura di Cosenza, che ha chiuso le indagini qualche mese fa e ha chiesto il rinvio a giudizio di Mario Molinari.
I pm Mariangela Farro e Donatella Donato sostengono che l’ipotesi di reato fa leva – evidentemente – sulla convinzione che alla guida ci fosse proprio lui, circostanza finora sempre smentita dall’indagato, che continua ad affermare che a guidare fosse la ragazza. Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, Mario Molinari avrebbe provocato il decesso di Ilaria per imprudenza, imperizia e negligenza alla guida. Alla base dell’accusa ci sarebbero la velocità non adeguata, stimata intorno agli 80 km/h, la guida sotto l’effetto di alcol e cocaina, oltre a uno stato generale di alterazione psicofisica. Inoltre, Molinari non avrebbe mantenuto “il controllo dell’autovettura da lui condotta, non riuscendo a compiere tutte le manovre necessarie in condizioni di sicurezza per evitarne l’uscita di strada”. L’avviso di chiusura indagini arrivava a distanza di oltre 8 mesi dai fatti e dagli accertamenti irripetibili svolti in più riprese sulla Volkswagen del padre di Molinari e a un paio di mesi di distanza dalla decisione del Tribunale del Riesame, che ha revocato gli arresti domiciliari imposti nello scorso mese di febbraio all’indagato.
Questa mattina, Molinari non è comparso davanti al giudice per l’udienza preliminare del Tribunale di Cosenza, Giusy Ferrucci. In sua assenza si è proceduto alla costituzione di nuove parti civili: l’ex marito di Ilaria, Federico Paladino, la sorella Alessia Mirabelli, la madre e i due nipoti. La difesa si è opposta. Depositata anche istanza di responsabilità civile nei confronti dell’assicurazione AXA e di Antonio Molinari in qualità di intestatario del veicolo. L’udienza è stata aggiornata al 2 dicembre.









