Calabria 2025. Corigliano-Rossano: “Caro Flavio, non sono d’accordo”

di Alberto Laise

Gli ultras incrollabili sono un danno anche e soprattutto per i buoni politici. E Stasi lo è… però la strada che sembra voler intraprendere, per quel poco che conta e da uno che vive la Calabria solo da “turista innamorato” (ma che ha qui tre nipotini che dovranno crescerci), non può essere quella indicata.

Se l’idea è che le responsabilità sono di tutti gli altri, a Roma come Reggio e/o Cosenza, allora bisogna dirsele tutte perché nessuno si può sentire ne escluso ne assolto. Intanto sta cosa che Tridico è una povera vittima sacrificata sull’altare di chissà quale dio non regge. Tridico era il candidato dei 5Stelle scelto da tempo, ugualmente a Fico, e l’aver tergiversato, anche per via della sua elezione all’Europarlamento (ora non faccia il vile e non scappi in Europa… almeno questo alla Calabria lo deve) è stato un danno per tutto il centrosinistra.

Poi ci sono le scelte che hanno “depotenziato” tutta la credibilità del centrosinistra. Il tono populista sui redditi di cittadinanza che, assolutamente, non poteva essere attuato in Calabria con il nostro debito, ha lo stesso valore dei 100mila euro di Occhiuto a chi va a vivere nei borghi… solo che il nostro elettorato non ha l’anello al naso.

Poi l’impossibilità di parlare di sanità pubblica, di legalità e di trasformismo avendo, lui, scelto di imbarcare certe figure… anche qui solo gli ultras cretini potevano far finta di non vedere l’iceberg verso cui si andava. Quindi no… Tridico non è assolto. È una brava persona, preparata eccetera ma è responsabile come tutti gli altri leader. Ed allora non può andare bene nemmeno il discorso che è colpa di Reggio perché si avvelenano i pozzi ancora prima di iniziare. Perché se è colpa di Roma, Reggio e Cosenza… allora, di contro bisogna parlare anche di un consiglio comunale in cui la maggioranza vota a destra ed a sinistra… bisogna parlare di AVS e di un candidato che hanno dei risultati ben precisi nonostante l’impegno del sindaco in prima persona.

Il fallimento o è di tutti e tutti insieme si ragiona ovvero diventa la solita guerra per bande che non porta a nulla. E qui allora non possiamo nemmeno far finta che c’è parecchia confusione se un paio di anni fa si voleva scalare il Pd (con noi coglioni che non ci rendevamo conto che un po si parlava con noi un po con qualche altro dirigente regionale) ed oggi ci si butta su Avs, tra l’altro dimenticandosi che, per educazione politica almeno, bisognava parlare con tutti i dirigenti di Corigliano-Rossano… e non solo quando li si vuole sul palco… vero compagno Angelo Broccolo…

Ora io resto convinto che Flavio Stasi poteva essere e probabilmente potrà essere uno dei migliori politici della sinistra calabrese… ma solo se si sceglie intanto quale casa si vuole “costruire”… perché per il passo successivo, volente o nolente, una casa va scelta. E poi se si chiariscono le mille contraddizioni che si hanno piuttosto che additare quelle degli altri (il Pd in particolare). Non che non ci siano per carità… ma con 6 consiglieri di maggioranza che lavorano per Occhiuto… beh anche all’elettore disattento qualche cosa non torna.

Il centrosinistra può tranquillamente partire da Stasi, Falcomata’, Fiorita e altre splendide figure… però se non si supera il desiderio d’esserci solo se si è l’attore principale… il risultato non cambierà. Altrettanto naturalmente occorre che le controparti partitiche aprano subito il tavolo del centrosinistra e che sia questo a coordinare l’opposizione regionale che non può andare, come in passato, in ordine sparso. Poi teste che devono cadere, segretari regionali da rimuovere eccetera lasciano il tempo che trovano anche se, da iscritto e membro dell’assemblea nazionale del Pd… ma tranquilli ancora per poco ma per lo schifo su Gaza… non di certo per le stronzate calabresi… , una riflessione sul doppio ruolo di Irto e sul fatto che sembra non averci capito un cazzo in entrambi i ruoli io lo farei.