di Pino Tassi
C’è una nuova tendenza in molti opinionisti ad affermare che in Calabria alle ultime elezioni regionali non ci sia stato astensionismo. C’è chi parla addirittura di un 70% di votanti, chi è piu’ cauto come l’Istituto Cattaneo che parla di un 54% di votanti. Il tutto nasce dalla differente platea degli aventi diritto al voto che nelle elezioni regionali include anche i residenti all’estero che l’Istituto Cattaneo calcola in un 20% del totale. Mentre per le elezioni politiche ed europee i residenti all’estero sono inclusi nelle circoscrizioni estere. Siccome i calabresi residenti all’estero sono piu’ numerosi rispetto alle altre regioni d’Italia, sostiene questa tesi, abbiamo che cio’ abbassa di molto la percentuale di chi ha votato nella nostra regione. Anche perchè chi è residente all’estero non viene in Calabria per votare per le elezioni regionali o comunali. L’osservazione è giusta. Poi però tutte le analisi si fermano qui e non danno numeri precisi, non sappiamo quanto sono i calabresi residenti all’estero e nelle altre regioni. E allora vediamo se riusciamo a venire a capo di questo guazzabuglio.
1) Nelle ultime elezioni regionali 2025 gli aventi diritto al voto in Calabria sono stati 1.888.368. Quasi un milione e novecento mila. Hanno votato 814.857. La percentuale ufficiale è del 43.15% in diminuzione rispetto al 2021 quando fu del 44%.
2) Nelle elezioni politiche del 25/09/2022 gli aventi diritto al voto in Calabria sono stati 1.496.834. Quasi un milone e mezzo di residenti in Calabria. Hanno votato 760.354. La percentuale ufficiale è del 50,80%.
Quindi prima conclusione: è vero che alle regionali hanno votato circa 55 mila calabresi in più rispetto alle politiche. Ma vediamo se con il nuovo conteggio possiamo sostenere che in Calabria non c’è astensionismo.
Per capire la percentuale vera dei calabresi residenti in Calabria che hanno votato alle regionali 2025 a questo punto basta dividere gli 814.857 che hanno votato nelle ultime regionali con la platea degli aventi diritto delle elezioni politiche del 2022, cioè 1.496.834.
La percentuale che esce fuori è del 54,4 %. Certamente non siamo al 43% ma da qui a dire che non c’è stato astensionismo ce ne corre. Siamo sempre ad un rapporto di un calabrese che vota e uno che se ne sta a casa. Gli astenuti sono sempre il primo partito di Calabria. Rivediamo anche la percentuale dei candidati. Roberto Occhiuto ha preso 453.926 voti che rapportati al 1.496.834 fa una percentuale del 30,32 %. Quindi Roberto Occhiuto puo’ parlare per conto di nemmeno un terzo della popolazione residente in Calabria. Siamo in miglioramento rispetto alle elezioni nazionali del 2022 di quasi quattro punti. Ma si sa che ogni elezione deve essere rapportata ad elezioni simili. E allora vediamo la percentuale dei votanti con questo criterio nelle elezioni regionali del 2021. Allora votarono 838.691 che rapportiamo agli aventi diritto delle elezioni parlamentari del 2022 che ripetiamo furono 1.496.834. Esce fuori una percentuale del 56%. Quindi in 4 anni l’astensionismo aumenta di due punti in percentuale. Il dato significativo è che nelle ultime tre elezioni regionali vanno a votare in Calabria intorno a 800 mila persone. Siamo lontanissimi dal 1.215,634 del 2005 quando fu eletto Agazio Loiero o dal 2010 quando fu eletto Scopelliti con 1.118.429 votanti. Il crollo si ha con l’elezioni anticipate del 2014 dopo la caduta di Scopelliti quando votarono solo 836.531 persone e fu eletto Mario Oliverio. Un chiaro segno di sfiducia verso l’istituzione regione dopo lo scandalo Scopelliti.
Ultimo confronto. Con lo stesso criterio calcoliamo l’astensionismo nella regione Marche dove si è votato 10 giorni fa. Nelle ultime elezioni regionali nelle Marche ha votato 643.996 che se noi andiamo a rapportare agli aventi diritto delle elezioni politiche 2022 che erano 1.165.397 fa una percentuale del 55%.
In conclusione possiamo affermare che l’astensionismo in Calabria c’è ed è anche notevole. Alle elezioni europee del 2024 votò solo il 40%, alle politiche del 2022 votò il 50%, alle regionali di quest’anno ha votato il 54% dei residenti. C’è poco da consolarsi. In pratica la politica intercetta solo un calabrese su due. Roberto Occhiuto non va oltre il 30% del consenso dei calabresi, meno di un calabrese su tre. Quindi possiamo dire che la Calabria l’astensionismo c’è. Non è che i partiti adesso lo negano solo perchè non sanno piu’ come parlare a questi elettori e quindi cancellano il problema. E si parlano tra di loro.









