Gaza, da oggi è pace ma dovrà venire il tempo della Giustizia: Israele deve pagare il genocidio

dalla pagina FB di Alberto Laise

Da oggi è pace. Israele deve lasciare Gaza e Hamas liberare gli ostaggi.
Ora è tempo di pregare per i morti. È tempo per costruire un accordo che regga.
Poi però dovrà venire il tempo del diritto internazionale, della giustizia… è una condizione indispensabile affinché non riaccada, come accade dal 1967, che Israele massacri i palestinesi.

Dev’esserci un tribunale che accerti le colpe, i crimini, le atrocità e le torture, gli atti di guerra internazionale (non dimentichiamo l’attacco all’Iran, allo Yemen, alla Cisgiordania) e che dia a Netanyahu la sua Norimberga.
Se non ci sarà tutto questo, non solo si ripeterà perché il senso d’impunità, unito alla cieca convinzione d’essere “il popolo eletto da Dio”, darà l’idea ad Israele d’avere il diritto di farlo, ma la vergogna non li abbandonerà mai.

Poi ci sarebbe tanto da dire sui governi occidentali: il nostro ridotto ad una barzelletta. Incapace di dire qualcosa perchè vendere armi ad Israele è troppo importante (anche se non passano dai nostri porti, e solo perché i portuali sono persone con i controcog…), perché essere i giullari di Trump fa troppo piacere. L’Europa, tutta, troppo lenta e morbida. La Spagna… faro di democrazia ed autonomia di pensiero morale e politico.
Restano oltre 60mila morti civili, 20mila bambini (qualunque sia la definizione di bambino), una “nazione” rasa al suolo e messa alla fame… tre generazioni segnate e quasi cancellate. Resta l’offesa alla memoria di quei milioni di Ebrei morti durante l’Olocausto… e forse su questo tutti gli ebrei, eredi di quei morti, di quei sopravvissuti, dovrebbero riflettere: cosa avrebbero provato le vittime di Auschwitz, di Dachau, di Birkenau a vedere i loro nipoti trasformarsi in SS, in nazisti?