Cosenza. Benvenuti nel fantastico mondo del 118: il “club privato” della Sala Operativa

Viaggio senza “anestesia” dentro il mondo del 118 di Cosenza, ritornato di prepotenza alla ribalta delle cronache dopo la tragicomica denuncia del sindaco “telecomandato” di Cosenza… Un viaggio tra imboscati, santi in paradiso, concorsi truccati e postazioni lasciate scoperte, mentre la gente muore aspettando i soccorsi. Sarà un’inchiesta divisa in 4 parti.

– Nella prima abbiamo scoperto come un concorso per medici sia diventato la sagra dei punteggi taroccati… 

Nella seconda siamo entrati nella hit parade degli idonei; nella terza – quella di oggi – smaschereremo il “club privato” della Sala Operativa, dove il fresco dell’aria condizionata e i turni extra valgono più della vita dei cittadini. E nella quarta il “bonus”. Cioè quel personaggio con il quale e senza il quale si rimane tali e quali… 

PUNTATA 3

♦️ Il quadro che emerge è chiaro: il concorso nato per potenziare il servizio di emergenza urgenza si è trasformato in una macchina per distribuire postazioni “protette” in Sala Operativa e nei PS più comodi. Chi finisce davvero sulle ambulanze e nei pronto soccorso di frontiera? Pochi sfortunati. Gli altri, i “prescelti”, restano blindati in Sala, a fare doppi e tripli turni pagati extra, con corsi e aggiornamenti trasformati in stipendi paralleli….perche il sistema e le clientele costano e vanno “unte” periodicamente. Ah, se vanno unte!

♦️ In pratica: il 118 come un club privato. Altro che meritocrazia, qui vince ancora una volta la logica del “chi conosci” e non del “quanto vali”.

♦️Un capitolo ancora più controverso riguarda i contratti per la Sala Operativa del 118 di Cosenza. Oltre ai nomi già noti, emergono infatti altri quattro medici formalmente incaricati per svolgere servizio in Sala: 📌M. F. 📌G. F. 📌B. K. 📌S. O.

♦️ Eppure, nonostante la sottoscrizione del contratto, nessuno di loro è mai stato chiamato ad operare in Centrale. Una scelta che lascia spazio a dubbi e sospetti su criteri di gestione, trasparenza e favoritismi. Ed anche su questo… preferiamo non anticipare gli “eventi”.

♦️ Come se non bastasse, da aprile 2025 i dirigenti (Borselli, Coscarella o chi per loro) hanno contattato il dott. T. A. per coprire turni nella Centrale Operativa, lasciando così scoperta la sede di San Marco Argentano, dove il professionista risultava assegnato e aveva sempre lavorato. Il risultato? Un solo medico rimasto a garantire servizio nella postazione di San Marco, con evidenti ricadute sull’efficienza e sulla sicurezza del sistema.

♦️ Questo quadro rafforza l’idea che, dietro la retorica politica degli “imboscati” denunciata da Occhiuto in più occasioni, si nasconda un sistema opaco e clientelare, in cui alcuni vengono privilegiati, altri dimenticati, e i cittadini restano le vere vittime.

🚨IL 118 DI COSENZA: SALA OPERATIVA O SALA DEI FAVORI? IL GRAN FINALE

💥Prestigio, soldi e clientelismo: ecco perché tutti vogliono stare al fresco della Centrale, mentre sulle strade i soccorsi arrivano dopo 50 minuti. Ma perché la Sala Operativa è così ambita?

♦️ In Calabria il posto più ambito non è in prima linea tra sirene e codici rossi, ma in Sala Operativa. Qui si guadagna di più, si lavora “al fresco” e si moltiplicano i turni aggiuntivi (80€ l’ora). Altro che missione sanitaria: prestigio e portafoglio fanno gola più delle emergenze.

⚠️ Medici “parcheggiati” e incarichi fantasma

♦️ Medici convenzionati da anni lontani dal servizio attivo, pur essendo idonei.

♦️ Incarichi a tempo determinato pagati come 118isti, ma senza mai mettere piede su un’ambulanza.

♦️ Assegnazioni arbitrarie, con medici spostati da Cassano a San Giovanni in Fiore e ritorno, senza documentazione né tracciabilità.

🚨 Soccorsi sempre più lenti

♦️ Automedica Cosenza spesso unica copertura h24.

♦️ San Giovanni in Fiore da 3 a 2 unità mediche… e poi la gente muore… mentre loro ammaccano denari…

3 – (continua)