Questa mattina, a Crotone, Taranto, Bologna e all’interno delle carceri di Agrigento, Prato, Secondigliano, Ancona, San Gimignano e Saluzzo, è scattata una vasta operazione dei Carabinieri del Comando Provinciale di Crotone, coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Catanzaro. Il bilancio dell’operazione è di 21 persone finite nel mirino degli inquirenti. Per 18 di loro misura cautelare in carcere, mentre per 3 è stato disposto l’obbligo di dimora nel comune di residenza.
I capi d’accusa fanno emergere l’esistenza di un pericoloso tessuto criminale radicato nella zona di Cirò Marina: associazione a delinquere di tipo mafioso, omicidio, estorsione, turbata libertà degli incanti, danneggiamento, ricettazione e reati in materia di armi, aggravati dal cosiddetto metodo mafioso.
Gli indagati farebbero parte di un’articolata rete criminale che, tra la Calabria e il Nord Italia, gestiva affari illeciti di ogni genere, imponendo con la violenza e l’intimidazione la propria legge. Le indagini, coordinate dalla DDA di Catanzaro, hanno ricostruito anni di attività criminale, intrecci di potere, omicidi irrisolti e un sistema di controllo del territorio basato sull’estorsione. Un’operazione che ha visto in campo decine di uomini e mezzi: il supporto dei Comandi Provinciali di Cosenza, Catanzaro, Vibo Valentia, Reggio Calabria, Taranto e Bologna, del Nucleo Cinofili, dell’8° Nucleo Elicotteri e dello Squadrone Eliportato “Cacciatori” di Vibo Valentia.










