Bocchigliero e Campana protagoniste su La7: la risposta calabrese all’Autonomia differenziata cara alla destra

Pinuccio, ex inviato “comico” di Striscia La Notizia, è approdato a La7 e nella prima puntata del suo “Prova d’inchiesta” ha deciso di far vedere a tutta l’Italia l’abbandono di due borghi della provincia di Cosenza, Campana e Bocchigliero, la cui vita va avanti in maniera anacronistica con poco più di mille abitanti, senza distributori di benzina, senza ristoranti, senza negozi, persino senza bed and breakfast… Per noi calabresi non è una novità, sia chiaro. Tra l’altro a Bocchigliero c’è anche un movimento, che si chiama Mille Papaveri Rossi, che più volte ha cercato di attirare l’attenzione sull’abbandono del paese.

Pinuccio, diciamo la verità, si è trovato perfettamente a suo agio a Campana, dove ha indugiato a lungo e ha trovato una fantastica accoglienza “sponsorizzata” dal sindaco Agostino Chiarello con tanto di pranzo luculliano e persino di ospitata nel mitico “Castello” dell’altrettanto mitico Cavaliere, che non è una sala ricevimenti ma ne fa splendidamente le veci. In mezzo, un po’ di corretta presa in giro dell’orgoglio campanese ovvero l’elefante di pietra del quale anche gli indigeni dubitano un po’… tra Annibale e altre leggende che alla fine non fanno presa manco su di loro e portano istintivamente all’ironia.

Ma la cifra “politica” dell’inchiesta di Pinuccio è venuta fuori dalla visita a Bocchigliero. Il pretesto per mettere il dito nella piaga l’ha dato la mancanza del distributore di benzina, che costringe i bocchiglierese ad aggiungere alla spesa anche… il carburante, per rifornirsi del quale devono percorrere almeno 40 chilometri. Il sindaco Alfonso Benevento ha rivelato che il Comune s’è già accollato un mutuo per dare vita… all’impresa ma il cuore del problema l’ha spiegato proprio l’ex benzinaio, l’ultimo che ha lavorato al distributore, chiuso nel 2011 per colpa del governo Berlusconi, che proprio 14 anni fa decretò la fine di quegli impianti che venivano realizzati sui marciapiedi e che gli over 60 calabresi non possono non ricordare con i lucciconi agli occhi.

Il fotografo del paese mostra a Pinuccio persino una bellissima foto d’epoca di fine anni ’50 di quel distributore targato Shell. E l’ex benzinaio ci cala il “carico” affermando con piena ragione che quel birbaccione di Berlusconi aveva chiuso i distributori sui marciapiedi per isolare le aree interne. Una sorta di Autonomia differenziata ante litteram che viene commentata amaramente dall’ormai anziano ex lavoratore che afferma senza mezzi termini che da queste parti dell’Autonomia se ne fottono altamente e che possono fare come gli pare. Perché il signore che parla per ultimo al microfono di Pinuccio spiega mirabilmente come il Sud sia stato rovinato dall’Unità d’Italia e dall’arrivo dei piemontesi, che tra l’altro gli hanno ammazzato un suo antenato brigante che aveva provato a “resistere” all’Unità. E non nascondiamo di avere provato un pizzico d’orgoglio quando quel signore attempato ha definito i briganti “partigiani”. Una bella lezione di storia che magari a “Striscia” non gli avrebbero consentito…  O no?