Vibo. Via Luigi Razza, memoria storica e valore culturale cancellati nel modo peggiore

VIBO VALENTIA – VIA LUIGI RAZZA: MEMORIA STORICA E VALORE CULTURALE CANCELLATI NEL MODO PEGGIORE

Non ci si era illusi, ma la speranza che l’antico valore, materiale ed immateriale, della pavimentazione di Via Luigi Razza, a Vibo Valentia, potesse essere salvato e conservato era rimasta.
Le proteste di Italia Nostra e delle centinaia e centinaia di cittadini, che avevano, sulla piattaforma Change.org, mostrato il loro sdegno e disaccordo e chiesto la conservazione di quell’antica pavimentazione e la revoca a quei lavori inutili, avevano fermato per molti mesi le attività ed indotto a prendere atto, da parte dell’allora Soprintendente Sudano e dell’allora ed ancora oggi Assessore comunale ai LL.PP. Monteleone, che qualcosa era andato “storto”. “Andato storto”, quanto meno nel fatto che la ditta aggiudicatrice dell’appalto ne avesse rimosso i primi 71 mq senza neanche quella necessaria numerazione delle basole, che ne avrebbe garantito la ricollocazione al loro posto, pur dopo la progettata “inutile” rimozione.

Più di questo non era stato riconosciuto. Né il valore materiale, né il valore immateriale di quel bene culturale (la pavimentazione in sé e per sé come posata e realizzata tre secoli fa e testimoniante l’abilità degli artigiani e scalpellini dell’epoca). Valore culturale, materiale ed immateriale, perfino negato o totalmente sminuito dalla sopravvenuta Soprintendente ad interim Mellamace.

A Pasqua, per consentire il passaggio dell’Affruntata, l’Ufficio Tecnico Comunale, con a capo l’Ing. Callisti, e l’Assessorato ai LL.PP., con a capo, l’Arch. Monteleone, avevano disposto che venisse ricollocato quel primo tratto di 71 mq che era stato divelto in malo modo nel mese di gennaio. Eliminate le transenne, “ricucito” il pezzo nuovo, lasciata intatta tutta la restante e maggiore estensione di quell’antica pavimentazione, avutasi l’Affruntata, si era pensato che l’Amministrazione Romeo avesse capito, sebbene non avesse mai dato risposta alla precisa richiesta di informazioni a tal riguardo effettuata da Italia Nostra, nonché da tantissimi cittadini.

Ad agosto, però, sebbene senza la ripresa dei lavori, venne nuovamente transennato un primo tratto di quella via e a settembre ripresero i lavori. Ed oggi si assiste al trattamento peggiore e maggiormente distruttivo ed offensivo che quella pavimentazione poteva subire: basole divelte senza alcuna preventiva mappatura e numerazione, accatastate alla rinfusa come se fossero pietre senza storia e senza valore, da immergere nel cemento senza riguardo alcuno… Dell’antichissima posa a secco e dell’antichissimo posizionamento di quella pavimentazione non rimarrà più nulla. Non ci sarà più la pavimenazione di tre secoli fa, ma ce ne sarà una datata anno 2025 o anno 2026.
Ecco come si distrugge il valore antico di una città. Il tutto nella inerzia colpevole dell’Amministrazione comunale (Limardo e Romeo) e di ogni altra Istituzione che poteva impedire tutto ciò ma non l’ha fatto.

Vibo Valentia, 18 ottobre 2025
Italia Nostra a.p.s. Sezione di Vibo Valentia
Presidente f.f. Avv. Alessandro Caruso Frezza