BELVEDERE SPINELLO – È scattato questa mattina il sequestro preventivo dei due depuratori comunali di Belvedere di Spinello, eseguito dai Carabinieri della Stazione locale su disposizione del Gip del Tribunale di Crotone, su richiesta della Procura della Repubblica. L’operazione giunge al termine di complesse attività investigative condotte dall’Arma, con il supporto tecnico dell’Arpacal di Crotone, che hanno portato alla luce una situazione definita “gravissima” dagli inquirenti: le strutture di depurazione, situate in località Chiusa del Pozzo e Chiarette, sarebbero da tempo non funzionanti, con conseguente sversamento di acque reflue urbane non trattate nel territorio circostante.
Reflui fognari nei terreni
Secondo quanto accertato dai militari, i reflui fognari – contenenti materiali organici, carta e feci – fuoriuscivano dagli impianti invadendo vasti terreni agricoli e confluendo direttamente nel fiume Neto, all’interno di un’area classificata come Zona di Protezione Speciale (ZPS) della rete Natura 2000. Gli esami batteriologici effettuati sui campioni hanno rilevato la presenza di Escherichia coli ed enterococchi intestinali, sostanze potenzialmente pericolose per la salute pubblica e per il bestiame.
Riguardo alla situazione dei depuratori di Belvedere, la Procura sta ora valutando le responsabilità, a carico di alcuni rappresentanti e dipendenti dell’Amministrazione comunale, per le ipotesi di reato relative all’inosservanza dei divieti di scarico (art. 137 D.Lgs. 152/2006), oltre ai reati di getto di cose pericolose (art. 674 c.p.) e danneggiamento (art. 635 c.p.).
Le denunce dei cittadini
La vicenda non esplode oggi: come ha riportato il Crotonese nelle scorse settimane, prende avvio l’11 marzo 2025, quando alcuni residenti, riuniti nel Comitato Cittadino Libera, presentarono una prima denuncia ai Carabinieri, denunciando un “disastro ambientale” e lo stato di totale abbandono dei due depuratori. Alle loro segnalazioni allegarono video, fotografie, una perizia giurata e analisi di laboratorio che confermavano gli sversamenti in corso e l’inquinamento progressivo dei terreni e dei corsi d’acqua.
A seguito della prima denuncia, i Carabinieri e i tecnici dell’Arpacal effettuarono sopralluoghi, accertando la veridicità dei fatti. Ma nei mesi successivi – secondo quanto denunciato dagli stessi cittadini – nessun intervento concreto sarebbe stato messo in atto. La situazione, invece di migliorare, sarebbe addirittura peggiorata.
Il 22 agosto scorso, il Comitato è tornato dai Carabinieri con un nuovo esposto, denunciando l’aggravarsi degli sversamenti e il moltiplicarsi dei miasmi fognari che hanno invaso via America, via Provinciale e altre zone del centro abitato. Il sindaco Antonio Amato aveva spiegato sempre a il Crotonese che Arrical aveva previsto un intervento sui depuratori. Fonte: Il Crotonese