Rende, le mani sull’ospedale: “Occhiuto e Principe, avversari sulla città unica ma uniti per la speculazione”

di Ferdinando Gentile, sindacalista Usb Cosenza e attivista La Base

Come volevasi dimostrare.
Quando ci sono interessi economici in gioco, il partito della speculazione è sempre compatto.
Il tanto acclamato Policlinico ha calato la maschera: oggi il Consiglio comunale di Rende, con il via libera della Regione Calabria, approverà la costruzione dell’ospedale di Cosenza… ad Arcavacata. Non più il Policlinico, ma l’hub sanitario.
Ma come possono Regione e Comune di Rende decidere sull’ospedale di Cosenza?
Occhiuto e Principe, avversari sulla città unica, oggi si ritrovano uniti non per la salute dei cittadini, ma per gestire l’ennesima speculazione. D’altronde senza la distribuzione di risorse all’èlite, le elezioni non si vincono.

E il Comune di Cosenza? Maggioranza e opposizione difenderanno la città dall’ennesimo scippo o saranno complici di un progetto che la renderà ancora più marginale, trasformandola nell’hub della sanità privata? Il timore è che, tra due giorni, andranno a elemosinare briciole al tavolo di Occhiuto.
Servono risorse per potenziare l’Annunziata, assumere personale e migliorare le condizioni di lavoro. Il Policlinico è complementare e resta un’opera necessaria di formazione, ricerca e supporto alla sanità pubblica. Tutto il resto è provincialismo politico e presa in giro.
Non possiamo subire ancora un gesto di arroganza e speculazione sul diritto alla salute ai danni della città.