SI PERDIRU PE STRATA
Anche quest’anno si è svolta la Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico a Paestum ma la città di Nicotera non era presente. Forzi gli occupanti del Convento si scordaru, non balia a pena o, forzi, non avianu tempu. Eppure l’anno scorso si è strombazzata ai quattro venti la presenza, miracolistica, unitamente al Comune di Rosarno e al Comune di San Ferdinando, al Museo Archelogico Medma di Rosarno e, a fare da collante, la Riserva Naturale della foce del fiume Mesima. Enti questi tutti presenti, con i loro rappresentanti, anche quest’anno: mancavano solo, forzi si perdiru pe strata, gli “ambasciatori” della sfortunata città Medmea.
La XXVII Borsa Mediterranea del Turismo svoltasi, come di consueto, a cavallo dei mesi di ottobre/novembre, nella magnifica città campana ha lo scopo di valorizzare Parchi e Musei Archeologici, promuovere destinazioni turistico archeologiche, favorire la commercializzazione, contribuire alla destagionalizzazione e incrementare le Opportunità Economiche e gli Effetti Occupazionali. Una vetrina mondiale che, per chi ha “carne al fuoco” da offrire, può dispiegare molteplici effetti positivi sugli enti partecipanti. Tanti e tanti comuni calabresi, diversi del Vibonese, erano presenti ad esporre ed offrire la loro mercanzia fatta di bellezze naturalistiche, archeologiche, architettoniche, beni culturali, ma Nicotera non c’era, si è persa.
Si, forse gli occupanti del Convento si perdiru pe strata o, forse, si sono dati alla macchia non potendo offri alla visione i gioielli della città più rappresentativi. La Cava greco/romana, situata ai piedi della città e a due passi del mare, è quasi impossibile raggiugerla, attraverso un viottolo invaso da erbacce e rovi, e nella eventualità si riuscisse nell’impresa ci si trova innanzi uno spettacolo indecoroso a causa del persistente abbandono che cela gli antichi reperti (l’ultimo intervento di decespugliamento è stato fatto oltre un anno fa).
Il trecentesco Palazzo Vescovile con la presenza di un Polo Culturale di eccellenza, di valenza nazionale, costituito dal Museo Diocesano di Arte Sacra, dall’Archivio Diocesano, dalla Pinacoteca Vescovile di Nicotera con la presenza significativa di opere del grande artista Nicoterese Domenico Russo, da quasi sette anni ha le porte sbarrate.
Il Borgo Medievale della città di grande interesse storico/culturale, abbandonato a se stesso, eppure c’era la possibilità concreta, con i fondi del PNRR, di recuperarlo e renderlo appetibile anche dal punto di vista turistico/abitativo. Così operando non si va da nessuna parte e le “cosette” dell’amministrazione comunale, messe in campo in modo furbesco, servono sono come distrazione di massa a coprire il proprio fallimento. Mentre altre località turistiche vanno avanti, corrono, Nicotera, nonostante le grandi potenzialità, ha innestato la marcia indietro evidenziata dai dati incontrovertibili dalle presenze turistiche degli ultimi anni.
07.11.2025
“Opposizione Civica”
Il Portavoce – Enzo Comerci









