DALLA PAGINA FB DI SANTO GIOFFRE’
Se questo è un uomo… l’uomo si chiama Domenico Minniti, detto Marco, nato, cresciuto e pasciuto a Reggio di Calabria. Ieri sera, Maurizio Crozza lo ha mostrato, mentre, intervistato da una radio di estrema destra, Atreyu, teneva in mano una foto della Meloni come una Madonna, esaltandone le doti di altissima statura, politica, a differenza della Sclhein, ridotta, più o meno, ad una poveraccia, tanto da augurarle, lui, sì, proprio lui, trasformista per antonomasia, buona fortuna.
Se in Italia ci fosse bisogno di un volto per una campagna sull’evoluzione della specie politica, ecco, a Minniti quel posto nessuno glielo leverebbe. Domenico Minniti, detto Marco, ha succhiato, per 50 anni, i credi, le intensità morali, gli ardori ideali, gli impiti di lotte, le radiose speranze, le memorie dei Martiri caduti per mano della ‘Ndrangheta, dei Comunisti, prima, e della Sinistra Calabrese che lo ha elevato agli onori degli altari, dandogli tutto. Tutto!
Nelle parole di Crozza, c’è lo sfacelo del sistema morale causato da 30 anni di Berlusconismo e si capisce, ancor di più, quello appena accaduto con le elezioni calabresi dove è successo di tutto: passaggi frettolosi, vendite, tradimenti, compere, cartate di pasta… Ormai col mercimonio bisogna cum-vivere . Ma non scialatevi, voi di destra, a leggere queste cose. Se vi siete ridotti ad aver bisogno di transfughi per sentirvi lodati, nel miglior tempo inaspettato, statene certi, mal vi coglierà perché i carduni tal rimarranno, per sempre.









