Crotone. I consiglieri di opposizione: “La città merita rispetto: la stabilità non coincide con un solo nome”

COMUNICATO STAMPA

I Consiglieri Comunali di Opposizione al Comune di Crotone

Noi Consiglieri Comunali di Opposizione riteniamo necessario intervenire con senso di responsabilità nel dibattito in corso sulla situazione amministrativa della città.

In queste ore si torna a parlare di “stabilità amministrativa” quasi fosse un concetto inscindibile dalla permanenza o dal ritorno dell’ex Sindaco.
Riteniamo opportuno chiarire che la stabilità delle istituzioni non coincide con la figura di un singolo, ma con la continuità degli atti, dei programmi e dell’operatività della macchina amministrativa.

Un eventuale commissariamento, a pochi mesi dalle elezioni, non arresterà i cantieri né la programmazione in corso.
Gli uffici continueranno ad operare seguendo gli indirizzi già approvati, così come avviene in ogni fase di ordinaria transizione amministrativa.
La presenza di un commissario, anzi, può assicurare neutralità, correttezza procedurale e rispetto dei tempi, sottraendo l’ente a tensioni politiche e condizionamenti pre-elettorali.

Per questo, definiamo strumentale e privo di fondamento l’allarme secondo cui l’arrivo del commissario paralizzerebbe la città.
La stabilità che noi difendiamo è una stabilità basata sulla legalità, sulla credibilità e sul rispetto delle istituzioni, non su equilibri di convenienza o su tentativi di rimozione dei fatti.

È infatti impossibile discutere seriamente di stabilità senza affrontare il nodo centrale:
il grave episodio di violenza che ha coinvolto un consigliere comunale e che ha determinato le dimissioni del Sindaco.

È bene ricordare che quanto accaduto non rappresenta un episodio isolato, ma l’ultimo atto di un atteggiamento che, nel tempo, ha spesso assunto toni di scontro, delegittimazione personale e offesa nei confronti di consiglieri e componenti delle istituzioni. Questo clima non può essere considerato normale, né tollerato come parte del dibattito politico.

Su un fatto così serio ci saremmo aspettati una condanna chiara e immediata da parte di tutte le realtà rappresentative del territorio.
Così non è stato, e questo silenzio pesa.
Pesa sulle istituzioni.
Pesa sulla fiducia dei cittadini.
Pesa, soprattutto, sul messaggio che consegniamo alle giovani generazioni.

Ed è proprio qui che richiamiamo tutti ad una coerenza che è prima di tutto etica e civile:
non serve riempirsi la bocca di legalità, né guidare cortei e manifestazioni contro la violenza, se poi si tace quando la violenza avviene dentro le istituzioni.
La credibilità si misura nei momenti in cui difendere i principi costa qualcosa, non quando è facile e conveniente farlo.

L’indignazione civica, quando nasce dal rispetto delle regole e della dignità delle persone, è un valore democratico da proteggere.
Spegnere questo sentimento significa indebolire gli anticorpi della comunità e favorire logiche di prevaricazione e sopraffazione.

Come potremmo spiegare, ad esempio, al Consiglio Comunale dei Ragazzi che un atto di violenza può essere “superato” o ignorato in nome di una presunta continuità amministrativa?
Che esempio offriremmo ai cittadini di domani?

Crotone ha conosciuto ferite profonde e non può permettersi ambiguità nel ripudiare la violenza, mai e in nessun caso.

Lo diciamo con chiarezza: solo una parte minoritaria spinge oggi per il ritorno dell’ex Sindaco.
Non possiamo ignorare il rischio che, oltre a legittime opinioni, possano muoversi anche interessi non coincidenti con il bene comune.

Noi continueremo a difendere la dignità delle istituzioni e il rispetto delle persone, perché la stabilità che vogliamo per Crotone è una stabilità fondata sulla legalità e non sulle convenienze.

Crotone merita coerenza.
Crotone merita rispetto.
Crotone merita un futuro più alto delle convenienze del presente.

Giuseppe Fiorino
Antonio Manica 
Salvo Riga
Andrea Tesoriere
Andrea Devona
Anna Cantafora
Karmen Giancotti
Iginio Pingitore
Cristian Prisma
Chiara Capparelli
Fabrizio Meo