“Cosenza e l’emergenza acqua. Dimettetevi tutti: così non si può più vivere, ora basta”

COSENZA E L’EMERGENZA ACQUA: DIMETTETEVI TUTTI

L’acqua è vita, senza acqua si muore, con mezz’ora di acqua al giorno si sopravvive, se un popolo o una comunità sopravvive e non vive vuol dire che gli amministratori hanno fallito e devono togliere il disturbo chiedendo scusa per la loro incapacità.

L’attuale amministrazione comunale di Cosenza ha ampiamente dimostrato la sua incapacità di risolvere i problemi dei cittadini anzi è riuscita a peggiorare la performance – si fa per dire… – della precedente amministrazione e questo la dice lunga sull’incapacità e incompetenza dimostrata. Vecchia amministrazione che ha disseminato la città di opere inutili, per fare degli esempi il parco fluviale, i bocs art, il parco del benessere (di chi?), il ponte dei vavusi (atru ca Calatrava!) e su tutti il Planetario.

Da anni Cosenza soffre di una perenne carenza del servizio idrico, il centro città praticamente da sempre, a causa di una inadeguata rete per via della pendenza che fa sì che l’acqua scivoli via in poche ore (questo almeno è quando evidenziato dallo studio effettuato nel 2017) la situazione è andata sempre peggiorando soprattutto nell’ultimo decennio raggiungendo il punto più basso in questa stagione.

Ci sono intere famiglie che devono sopravvivere con mezzora di acqua al giorno, parliamo di persone anziane costrette ad approvvigionarsi alle varie fontane cittadine, persone non autosufficienti che vedono compromessa anche la loro igiene personale.

Secondo voi nel 2025 in una città europea, così almeno viene da voi definita la città di Cosenza, è possibile sopravvivere in queste condizioni degne delle realtà del terzo mondo? Inutile appellarsi alla siccità, il problema persiste da decenni, quando ancora non c’era l’alibi della siccità.

Il problema, purtroppo per noi cittadini, è che siamo in mano ad una politica scadente fatta da persone mediocri. Oggi votare significa scegliere tra il meno peggio non il migliore, sarà per questo che il 60% degli elettori non vi degna della loro presenza ai seggi? Ma a voi ovviamente questo non interessa il vostro unico pensiero è la poltrona e il compenso da portare a casa.

Questa amministrazione non ha speso un euro, non ha stanziato un euro e non ha programmato nessun lavoro di ammodernamento ed efficientamento della rete idrica cittadina, ridotta a un colabrodo, realizzata oltre 40 anni fa, vera causa della carenza idrica che siamo costretti a subire in questi mesi. I dati ufficiali parlano del 60% di dispersione, altrimenti non si capisce il motivo delle chiusure pomeridiane/notturne praticate ormai da anni, il cui unico scopo è quello di evitare che l’acqua si disperda nei meandri del sottosuolo cittadino.

Su un totale di 250 Km di rete idrica dal 2017 ad oggi ne sono stati sostituiti appena 12 Km cioè il 5% e dalla precedente amministrazione, poiché quella attuale si è limitata a rattoppare: secondo voi è tutto normale? A che punto sono i lavori preventivati nel 2017 ossia la sostituzione della rete idrica, mappatura GPS, sostituzione saracinesche eccetera? Questi lavori sono stati mai realizzati? A vedere i risultati crediamo proprio di no.

L’attuale amministrazione ha programmato interventi? NO ha cercato di reperire fondi ? NO. Eppure i soldi ci sono, basti pensare che il Comune ha ottenuto un finanziamento dal CIPESS pari a 7,2 milioni di euro per ammodernare lo stadio San Vito: mi spiegate l’importanza strategica di uno stadio di calcio per la città di Cosenza? Stadio che ospita 5.000 persone circa – oggi neanche queste visto che non ci va più nessuno – un giorno a settimana a settimane alterne? Oltre a vedere il solito interesse alla spartizione non riusciamo a cogliere altro.

Quindi 7,2 milioni di euro per un’opera inutile per i cittadini e non un euro per un’opera vitale quale è la rete idrica. La gestione dello stadio dovrebbe, il condizionale è d’obbligo, fruttare alle casse del Comune 90 mila euro, e qui la domanda sorge spontanea: ma se la società che gestisce lo stadio non pagava il canone precedente pari a circa la metà (Guarascio vattene ora e sempre!) cosa vi fa pensare che sia in grado di pagare ora? Ciò significa meno entrate per il Comune che dovrà compensare tagliando su altri servizi, e tutto questo per una partita di calcio con circa 500 lecchini di Guarascio dotati di biglietti “aggratis”…

Ovviamente dal Comune con la faccia di culo che hanno ci dicono che la colpa è solo della Sorical, carrozzone politico il cui unico scopo è sistemare parenti amici e amici degli amici, quindi della Regione, governata dal re dei parassiti in arte Roberto Occhiuto, il quale dopo la bastonata subita nella sua città alle ultime elezioni ha deciso di farcela pagare. In molti pensano che si tratti di un dispetto politico e non hanno tutti i torti: si sono perso 150 milioni di euro circa di fondi UE per ammodernare infrastrutture idriche e acquedotti. Per la cronaca l’Abatemarco è stato realizzato negli anni ‘70 e da allora poco o nulla è stato fatto per ammodernarlo. Loro si difendono dicendo che è colpa della siccità ma non è vero.

Non piove e non c’è acqua nei rubinetti, piove troppo e saltano le condotte, vi consigliamo di inviare una PEC al Padreterno e chiedere il giusto quantitativo delle piogge per durata e intensità. Senza parlare della discutibile ripartizione della risorsa tra settore industriale agricolo e potabile, con il servizio industriale che la fa da padrone tra centrali idroelettriche e stabilimenti di imbottigliamento. Per loro non c’è siccità quella c’è solo per noi miseri utenti.

Ma ammesso che sia colpa della Sorical, perché il Comune nella persone del sindaco, non ha agito legalmente a tutela degli interessi e dei diritti dei suoi cittadini? Forse perché questa situazione è frutto di un clamoroso concorso di colpa tra Comune e Sorical/Regione? Siamo persino d’accordo al razionamento della risorsa, ma a condizione che sia uguale per tutti, perché è impensabile che ci siano persone costrette a lavarsi con una bottiglia e poi sotto casa il locale di turno serve caffè, bevande e cibo fino a tarda notte.

Era necessario un piano d’emergenza, con serbatoi/autobotte posizionate in vari punti della città, si doveva pensare alla chiusura anticipata dei locali o alle aperture alternate dei locali che fanno un uso massiccio di acqua, ma niente di tutto questo è stato fatto. Ormai il Comune non si disturba neanche più di pubblicare sul proprio sito istituzionale le interruzioni o riduzioni del servizio idrico e pensare che per “comunicazione” l’attuale amministrazione ha speso qualcosa come 170 mila euro in un anno. Si dice a favore di una società campana ma tutti hanno capito che c’è di mezzo qual che furbacchione manco cosentino ma… di Rende (intelligenti pauca). 

A proposito di Rende… In questo periodo siete impegnati a stracciarvi le vesti e i capelli per via dello “scippo” dell’ospedale, nascono comitati, interviste, dibattiti, si fanno patetici consigli comunali e chi più ne ha più ne metta. Ma dove eravate e cosa avete detto o fatto per le attese in Pronto soccorso, quattro giorni su una barella prima di essere ricoverati, o per le attese bibliche, 12 mesi, per una visita medica?

Il vostro unico problema è che lo spostamento dell’ospedale a Rende significa perdere il potere, non sarete più voi a fare il bello e il cattivo tempo. Sinceramente a noi non importa se l’ospedale si fa a Rende o a Cosenza, a me importa che venga offerto un servizio dignitoso. Una volta le chiacchiere si facevano a Carnevale oggi si fanno tutto l’anno, grazie a voi. Ciliegina sulla torta di questa “efficientissima” amministrazione, la gestione delle “lampade votive”. Dopo aver affidato la gestione ad altra società il Comune ha pensato bene di riversare su noi utenti la voltura dei contratti, come se avessimo chiesto noi il cambio del gestore, dietro minaccia del distacco e quindi ore di fila, anche per le persone anziane, e versamento di 8 euro e 20 centesimi per ogni lampada. Vergognoso. La cosa che ci fa ben sperare è che prima o poi il conto da pagare arriva per tutti e siamo più che convinto che il vostro sarà salatissimo. Come si dice a casa mia “ara squagliata da nivi…” con tutto quel che segue.

Lettera firmata