Napoli, aula magna del centrodestra. Aula gremita: in tanti sono accorsi per assistere alla lectio magistralis annunciata dal candidato alla presidenza della Regione Campania, Edmondo Cirielli, e tenuta dal professor Roberto Occhiuto, docente ordinario di Truffa Politica Comparata, governatore della Calabria, esperto in corruzione creativa e collusione sistemica. Tema della lezione: “Come vincere le elezioni regionali”.
L’aula lo accoglie con un fragoroso applauso. Il professor Occhiuto sale in cattedra con la sicurezza del bancarottiere che ha appena fatto fallire una decina di società, intascando il malloppo e facendola franca. Tutti pendono dalle sue labbra, ansiosi di conoscere la sua ricetta magica per vincere le elezioni, visto che — stando ai sondaggi — il centrodestra è indietro di parecchio rispetto a Fico, il candidato del centrosinistra, campo largo, fronte riformista o come diavolo si chiama. L’attacco è di quelli in cui l’umiltà lascia subito spazio all’enorme sapere di cui il professor Occhiuto potrebbe vantarsi, pavoneggiarsi… ma non lo fa. E infatti dice:«Non voglio insegnare niente a nessuno, anche perché qui davanti a me vedo tanta gente che la truffa politica applicata la insegna già da anni».
Risate, applausi, e subito dopo il professore entra nel vivo. Dall’alto della sua esperienza di bugiardo di professione, spiega ai colleghi campani il segreto del successo calabrese per sconfiggere il populismo di Fico: parlare di “merito”. Un’alternativa dialettica e pratica all’assistenzialismo dei Cinque Stelle: promettere denaro pubblico solo a chi “se lo merita”. E chi se lo merita? Ma ovviamente tutti quelli che sanno a chi baciare la mano, e tutti quelli che votano sperando di ottenere in cambio un favore, un appalto, un contratto o un posto di lavoro per il cugino o per il cognato del fratello. Clientes et parentes. Il merito clientelare come arma politica per sconfiggere il populismo. Riconoscere il merito a tutti quelli che, prima di votare, sanno già a chi dovranno dire grazie. Una nuova forma di clientelismo avanzato.









