“Cosenza. L’Azienda Ospedaliera come il Louvre: le irresistibili avventure di Achilluzzu e Filomena”

L’Azienda Ospedaliera di Cosenza è come il Louvre… Esiste infatti da anni una coppia consumata dedita all’arte dell’imbroglio, una sorta di moderni Bonnie e Clyde, Arsenio Lupin e Margot, Eva Kant e Diabolik, o se preferite per le banalità delle loro opere predatorie come Wanna Marchi e il Mago Do Nascimento in chiave tragicomica.

Le generalità dei due complici sono ai più conosciute, stiamo parlando del famigerato Achille Gentile alias “Achilluzzu” e della indissolubile Filomena Panno, due dirigenti la cui incompetenza è direttamente proporzionale ai loro comportamenti ai limiti della legalità. Per il primo, c’è da dire che – per amor di verità – dovrebbe già essere in pensione da qualche anno (anno di nascita 1957), salvo essere “trattenuto” (si far per dire) in servizio con quantomeno discutibili e illegittime proroghe (ci si chiede perché qualche prode denunciatore dei crimini della sanità locale abbia taciuto su ciò, vero Guccione? Vero Prof. “fratello” Iorio???), giustificate dall’applicazione di normative riservate alla sola Dirigenza Medica.

E non finisce qui perché il mitico “Achilluzzu”, contemporaneamente, viene premiato con apposita convenzione come “consulente esterno” all’ASL Roma n.2 dall’amico di merende (e di Opus Dei) Dr. Francesco Amato... A proposito, sarebbe bello sapere cosa ne pensi di detta nomina l’ex procuratore capo Spagnuolo il Gattopardo, anch’egli nominato consulente dell’Amato presso la citata Asl per non annoiarsi troppo dopo aver maturato la pensione. Pensate un po’ come siamo messi…

Per il primo, si rimanderà a successiva e minuziosa disamina delle malefatte combinate, con piccanti dettagli, provvedimenti, atti e tante altre sorprese, per i quali sarà necessario realizzare specifico trattato, in modo tale che i lettori possano goderselo mentre siamo pressoché sicuri che al porto delle nebbie qualcuno invece di essere contento, inizierà a cercare pala e pico per insabbiare meglio…

Viceversa, per la stoica Dott.ssa Panno partiremo dalle ultime sue peripezie. Infatti, secondo quanto riferito da Radio Annunziata, dopo averla scampata bella, appunto, nel giudizio penale che l’ha vista coinvolta per una dichiarazione mendace rilasciata al tempo del subentro come capo del personale dell’Azienda Ospedaliera, la nostra eroina ha pensato bene di richiedere il pensionamento anticipato per inidoneità lavorativa, pare collegata ad uno stato ansioso depressivo per stress lavorativo, che non le consentirebbe di portare avanti alcun incarico dirigenziale amministrativo presso Enti Pubblici.  

In tal senso la Commissione Medico Legale dell’INPS di Cosenza ha pensato bene di attestare la richiesta inabilità lavorativa, decretandone la rottamazione della stessa dal 1° luglio 2025…. finora tutto normale, senonché appare del tutto contraddittorio il comportamento dell’eroina Oriolana, rimasta in servizio, con la gravosa, onerosa e “untosa” carica di Direttore del Dipartimento Tecnico/Amministrativo, fino al 31 luglio 2025, come da determina n.975 dello scorso 7 luglio 2025. 

La stoicità dimostrata dalla Dott.ssa Panno sta tutta nell’estrema permanenza in servizio anche a seguito del giudizio espresso dalla citata commissione INPS, che ne ha decretato la non idoneità permanentemente in modo assoluto al servizio come Dipendente di Amministrazione Pubblica ex art. 55-octies D.Lgs 165/2001 e al proficuo lavoro della nostra eroina, giudizio che in altri casi ha determinato per legge l’immediato pensionamento del dipendente colpito da inidoneità. 

Nel caso specifico, l’irrazionale permanenza in servizio di un Dirigente “apicale” inidoneo ha sancito l’immediato riconoscimento dell’indennità di mancato preavviso, per il modico importo di euro 169.095,60, come si appura dalla determina n.1118 del 4 agosto 2025, e inoltre il repentino rimborso delle ferie non godute dallo stessa, con determina n.1371 del 6 ottobre 2025, per la modica cifra di euro 20.295,70 più oneri a carico dell’Ente. 

Quello che appare più scandaloso della vicenda sopra riportata, è rappresentato dal fatto che un Direttore Amministrativo dichiarato permanentemente inidoneo, sia stato mantenuto in servizio (al fine di poter mature laute indennità) oltre il logico iter temporale previsto dalla normativa in materia, considerato altresì che detta invalidità, come ribadito da Radio Annunziata, sia avvenuta per una forma di sindrome ansiosa depressiva che ne ha messo a repentaglio l’integrità psico-fisica.  

Ma soprattutto, quello che appare più becero ed iniquo è la tempestività dimostrata dall’Azienda Ospedaliera nel regolarizzare le indennità in favore della sopra richiamata Giovanna D’Arco, quando altri dipendenti nelle medesime condizioni e con pensioni nettamente più basse e minimali aspettano da anni la liquidazione delle ferie non godute e delle indennità di mancato preavviso, in sfregio a qualsiasi norma giuridica e di buoni costumi.  

Sempre Radio Annunziata riferisce che in casi analoghi alcuni dipendenti (tra cui pare anche alcuni dirigenti amministrati) collocati in quiescenza per inabilità abbiano dovuto adire addirittura le vie legali (con ovvie spese per il ricorrente e poi per l’Ente condannato) per ottenere quanto dovuto, viceversa nei confronti dell’indefessa Direttrice non si sia perso tempo e denaro in spese legali…. 

Achille Gentile

Sempre dai corridoi dell’Annunziata, si sottolinea come la delicatezza e repentinità verso la cara Dott.ssa Panno sia stata determinata dall’idillio con il “mitologico” Achille Gentile, nonché da una serie di elargizioni che la stessa ha profuso, con fare matrono, nei confronti di alcuni suoi “fedeli” dipendenti, verso i quali si vocifera abbia sempre steso la sua mano premurosa e protettiva, con il riconoscimento di incarichi dirigenziali (senza i requisiti di legge sembra per un neofita dirigente “straniero” catanzarese) e di posizioni organizzative, pur avendo i beneficiari in molti casi solo titoli nell’arte culinaria e nell’occultazione, alla faccia dei plurititolati funzionari decapitati dalla nostra coppia incappucciata….. 

Così come non si può fare a meno di rimembrare la protezione offerta dai due paladini nei confronti del funzionario informatico Giuseppe Ippolito, presunto autore della famosa truffa delle buste paga gonfiate alla maniera dell’audace colpo dei “soliti ignoti”, oggetto di procedimento penale davanti al Tribunale di Cosenza, la cui denuncia è avvenuta solo grazie all’onestà e fermezza dimostrate dall’ex dirigente Dott. Renato Mazzuca, uomo perbene ed integerrimo, che ha pagato con l’ostracismo l’aver scoperchiato i “giochetti” da sempre coperti dal Gentile in qualità prima di Direttore Generale ed ora di Direttore della Ragioneria, e dalla Panno in qualità di Direttore del personale, e madre putativa dell’Ippolito che da sempre ne venera la figura……chissà se la Corte dei Conti sia stata attivata nei confronti della coppia per mancata vigilanza oppure vada debitamente informata…

Purtroppo l’Annunziata è come il Louvre, dove i poveri e fantozziani guardiani De Salazar e Folino vengono tuttora raggirati dalla coppia, apparentemente separata dalla formalità degli atti ma ancora dedita agli artifizi con i loro voraci proseliti e pronta a colpire al momento opportuno….

Per ulteriori sviluppi si rimanda alle prossime puntate che saranno condite da preziosi particolari e chicche dell’Achille bruzio… con la speranza che la giustizia penale, amministrativa, contabile intervenga nel frattempo nei confronti di chi da anni rappresenta il vero male oscuro dell’Annunziata… 

Un indomito Medico in pensione